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L’Opinione: I Rivali e Gli Alleati Del Cinema

Computer, smartphone, tablet: eppure la sala rimane ancora centrale. Perché?

Ormai ci siamo talmente abituati a sentirlo dire che, in questi anni, più che un lamento è diventato quasi un rumore di fondo: il cinema è in crisi, la sala è destinata a sparire e l’esperienza davanti al grande schermo sarà roba da museo in un futuro prossimo. Insomma, bisogna rassegnarsi perché stiamo attraversando l’ultimo atto di un processo di estinzione irreversibile in cui le sale diverranno centri commerciali, negozi di vestiti o ristoranti. Poi però arrivano i dati dell’anno appena concluso e si scopre che il 2017 è stato il terzo anno consecutivo in cui il box office totale nel mondo (attenzione, l’Italia è un altro discorso) avrà superato gli 11 miliardi di dollari di incasso.

Il primo pensiero? Una cifra affatto male per un’industria morente. Il secondo? Che vent’anni fa – 1997, ovvero quando uscì Titanic di James Cameron – la cifra era praticamente la metà, poco più di sei miliardi di dollari. Eppure alla fine degli anni Novanta l’accessibilità ai film era drasticamente inferiore a quella di oggi, c’erano Dvd e VHS, ma Internet era ancora poco diffuso, non esistevano piattaforme streaming, gli smartphone erano lontani da venire e l’idea di vedere un film su un cellulare era quasi fantascienza.

James Cameron con Kate Winslet e Leonardo DiCaprio sul set di Titanic

Oggi invece, con un’offerta enorme e concorrenti di qualsiasi forma, contenuto e tipologia, il cinema fattura 11 miliardi di dollari, arrivando a rigenerare titoli di venticinque anni fa – leggi It di Stephen King – con reboot prodotti per nuove generazioni e in grado di incassare più di 900 milioni di dollari, senza dimenticare che il primo incasso del 2017, La Bella e la Bestia (1 miliardo e 200 milioni di dollari), è un altro prodotto figlio degli anni Novanta.

E allora viene un sospetto: ma non è che i cosiddetti rivali del cinema e dell’esperienza in sala (vedi tablet, computer, smartphone, etc) non siano invece dei formidabili alleati diventando il tramite che poi conduce (anche) al cinema? Un esempio: nel 2011 Thor incassò 449 milioni di dollari, mentre il terzo capitolo della serie, Thor: Ragnarok, uscito pochi mesi fa, ne ha portati a casa quasi il doppio, 844 milioni, coinvolgendo migliaia di persone che non si erano mosse per vedere il primo film. E dove pensate abbiano recuperato i primi due capitoli di Thor in questi sei anni? Esatto, proprio lì.

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