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La piattaforma della cultura | CHILI chiarisce il suo ruolo nel nuovo progetto

Dopo le notizie circolate negli ultimi giorni, la piattaforma streaming chiarisce la sua posizione

CHILI, scelta da MIBACT e DCP per la nuova piattaforma della cultura.
Industry

MILANO – Dopo le notizie degli ultimi giorni con CHILI ufficialmente scelta da MIBACT e CDP per lanciare una nuova piattaforma della cultura (ve ne avevamo già parlato nella nostra sezione Industry qui), sono uscite molte informazioni piuttosto contraddittorie che la stessa piattaforma ha deciso di chiarire con una nota stampa che pubblichiamo di seguito.

In molti articoli e blog usciti negli ultimi giorni, sono state riportate notizie non vere e fuorvianti che la società CHILI SPA ritiene di dover chiarire, ed in particolare:

• CHILI è una società nata nel 2012 e finanziata interamente da privati (persone fisiche, fondi d’investimento e primarie società operanti nel suo mercato di riferimento).
• Dal 2012 sono stati fatti ingenti investimenti per creare una piattaforma proprietaria ed un’offerta in grado di crescere a livello internazionale e poter generare un adeguato ritorno nel tempo.
• Il livello di indebitamento finanziario di CHILI è una frazione di quanto indicato dalla stampa ed in linea con aziende comparabili per dimensioni e settore di operatività.
• Tutti i principali players che operano in questo mercato globale, per raggiungere la redditività, hanno necessità di investire ingenti somme in tecnologia, marketing e contenuti e quindi sostenere perdite per alcuni anni dalla loro fondazione.
• Il controllo di CHILI fa capo a Negentropy, società fondata da Ferruccio Ferrara, e dai fondi di investimento gestiti dalla stessa.

• La gestione di CHILI è dalla sua fondazione affidata a Giorgio Tacchia (fondatore, CEO, Presidente del CDA ed azionista della società stessa). Stefano Parisi, co-fondatore nel 2012, è oggi un azionista di minoranza; dal 2016 non ha ruoli operativi nella società e non fa parte del consiglio di amministrazione.
• CHILI ha partecipato nel mese di agosto 2020 ad una gara insieme agli altri principali players di mercato – pubblici e privati, italiani e non – per costituire una Joint Venture (JV) con CDP, la cosiddetta Piattaforma della Cultura.
• La possibilità di creare un nuovo canale distributivo dell’Arte e della Cultura italiana nel mondo, la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti in qualità di azionista di maggioranza della JV, il supporto delle Istituzioni al progetto oltre alla qualità del contenuto e dell’opportunità di mercato evidenti nel Business Plan dell’iniziativa, hanno convinto gli azionisti di CHILI ad investire in questo progetto.
• La piattaforma distribuirà contenuti italiani di qualità nel mondo, gratuitamente ed a pagamento, live ed on-demand, coinvolgendo tutte le istituzioni culturali pubbliche e private del paese che potranno trovare in questo modo un’ulteriore occasione di visibilità, distribuzione e valorizzazione economica.
• I 10 milioni di euro approvati in parlamento, saranno trasferiti dal MiBACT a CDP per la realizzazione della JV e non versati in CHILI.
• Al contrario CHILI contribuirà alla JV investendo 9 milioni di euro includendo tecnologia, cassa e competenze del management.

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