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La Petite Dernière | Hafsia Herzi, la vita di Nadia Melliti e quel libro di Fatima Daas

Una ragazza, la religione, i sentimenti: potrebbe essere la rivelazione di Cannes

La Petite Dernière
La Petite Dernière di Hafsia Herzi: ecco la protagonista Nadia Melliti
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CANNES – Ecco Cannes, ecco il cinema e anche i suoi molti intrecci, fili che si intrecciano, si sciolgono e si riannodano anche molti anni dopo. Ricordate? Alla Mostra di Venezia del 2007 fece scalpore la sua lunga danza del ventre in una scena di Cous cous di Abdellatif Kechiche. A poco più di vent’anni, Hafsia Herzi vinse il César come attrice rivelazione, diventando una dei nuovi nomi della scena francese. Poi arrivarono molti film, il ritorno con Kechiche in Mektoub, My Love, ma soprattutto nel 2019 una decisione affatto scontata: debuttare alla regia con Tu mérites un amour, anche scritto e interpretato da lei, presentato a Cannes alla Semaine de la Critique, seguito da Good Mother con cui tornò a Un Certain Regard nel 2022. Adesso, a 37 anni, Herzi approda al concorso con quello che potrebbe davvero essere il caso del festival: La Petite Dernière.

La Petite Dernière
Il mondo di Fatima: una scena di La Petite Dernière

Ma di cosa parla La Petite Dernière? Della storia di Fatima Daas, che ha raccontato tutto nel suo libro, La più piccola (in Italia edito da Fandango), in cui racconta la sua vita da mazoziya, ovvero la più giovane della famiglia, quella che avrebbe dovuto essere un maschio come papà Ahmad aveva sperato. Le sue due sorelle sono nate in Algeria, Fatima è l’unica a essere nata in Francia, vive a Clichy-sous-Bois, sobborgo di Parigi, ed è musulmana, devota e schiava della sua religione dove vorrebbe trovare approvazione, un modo per essere accettata da omosessuale senza rinunciare alla fede. Un libro potente traslato in immagini da Herzi partendo dalla scelta dell’attrice che interpreta Fatima, Nadia Melliti, un’esordiente assoluta, affiancata da Louis Memmi e da Mouna Soualem, figlia dell’attrice palestinese Hiam Abbas e di Zinedine Soualem.

I due libri di Fatima Daas: in francese e in italiano.

Fatima e la religione, Fatima e la tradizione, Fatima e la sua famiglia, chiusa tra legami e futuro, l’Algeria e Parigi in una storia potente e coraggiosa che Herzi – che pochi mesi fa ha anche vinto il suo secondo César come attrice per Borgo di Stéphane Demoustier – ha scelto di raccontare a modo suo, cercando di mettere in luce lo scontro tra civiltà e tradizioni, tra modi di essere e abitudini. 106 minuti di cinema che riflettono anche – e soprattutto – sull’attualità e sul concetto di appartenenza in un mondo in cui ognuno sembra barricarsi solo sulla propria identità…

 

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