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John Carpenter: «Io, tra la colonna sonora di Firestarter, i Beatles e Morricone…»

Tra le colonne sonore e la responsabilità del cinema: il regista si racconta a Hot Corn

John Carpenter si racconta a Hot Corn, tra la colonna sonora di Firestarter e il ricordo di Morricone

ROMA – «I Beatles? Li amo! Sono il mio gruppo preferito». La nostra conversazione con John Carpenter, che risponde al telefono a Hot Corn dalla casa di Los Angeles, non poteva iniziare meglio, con lui a raccontarci la passione per la musica di Paul, John, Ringo & George. «Il disco che amo di più? Rubber Soul. Senza dubbio. È da lì che hanno iniziato a rischiare. Erano ancora un gruppo pop, ma hanno dato il via ad un nuovo inizio». L’occasione del nostro dialogo è data da Firestarter, il film disponibile su CHILI e diretto da Keith Thomas basato sul romanzo di Stephen King e remake di Fenomeni Paranormali Incontrollabili che Carpenter non ha diretto, ma di cui ha firmato la colonna sonora con il figlio Cody e Daniel Davies, appena uscita in Italia grazie a Goodfellas.

John Carpenter
La copertina della colonna sonora di Firestarter, uscita in Italia grazie a Goodfellas

Ma l’intervista è anche l’occasione per ripercorrere anche alcune tappe della sua carriera, tra Halloween, di cui ha curato anche le musiche all’incontro con Ennio Morricone passando per il nuovo cinema horror e le sue passioni. «Lo confesso, ogni tanto guardo le serie, ma il più delle volte preferisco giocare ai videogame o guardare l’NBA, seguo i Golden State Warriors e i Milwaukee Bucks. Proprio ora siamo nel bel mezzo dei playoff».

LA GENESI – «La storia di Firestarter? Diciamo che viene da molto lontano: all’inizio degli anni Ottanta avrei voluto dirigere il film ma alla fine non funzionò e chiamarono Mark L. Lester. Così questa è stata un’occasione per rivisitare un progetto a cui tenevo molto, in questo caso a fianco del regista, Keith Thomas, con cui ho lavorato molto bene come compositore, senza mai mettermi in mezzo a scelte registiche».

ENNIO MORRICONE «Ennio? Che dire, è stato un grande maestro e ho amato lavorare con lui. Era un uomo davvero gentile. Ho adorato le musiche che ha scritto per La Cosa. Se fosse ancora qui, vorrei lavorare ancora con lui».

REGIA VS MUSICA «No, non ho nostalgia del set, perché come compositore ogni giorno non so mai cosa farò e non so come sarà. È fantastico e devo proprio dirlo: è molto più divertente che dirigere un film. Non c’è tutta quella pressione».

john carpenter
John Carpenter in studio di registrazione con il figlio Cody e Daniel Davies

HALLOWEEN «La verità? In quegli anni non avevamo abbastanza soldi per un vero compositore o una vera orchestra! Ero io che dovevo farlo e il synth e il piano erano gli unici strumenti che sapessi suonare. Ecco da dove nasce quel suono della paura (ride, nda)!».

IL NUOVO CINEMA HORROR «Chiunque diriga un film ha il mio rispetto. È un lavoro difficile così come è difficile mantenere una visione nel nostro mondo a causa dell’ingerenza dell’industria cinematografi ca. Nei film horror non è cruciale di cosa tratti il film quanto piuttosto come è diretto, il suo stile. È questo che provoca paura, che spaventa le persone. Credo che tutti i registi, poco importa che genere di film facciano, abbiano la responsabilità di raccontare storie in cui la gente si possa rispecchiare. Non è la fama quello che conta, né il successo o i soldi. L’unica cosa conta sono i film. Il cinema è il mio primo amore e lo resterà per sempre».

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Qui potete ascoltare un brano della colonna sonora di Firestarter:

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