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Home Sweet Home Alone | La simpatia di Archie Yates per un film che abbraccia il mito

L’opera di Dan Mazer fa parte dello stesso universo di Mamma Ho Perso l’Aereo. In streaming su Disney+

Home Sweet Home Alone
Home Sweet Home Alone

ROMA – Quando si mettono le mani su di un film cult, l’unica soluzione possibile per non rompere nulla è lasciare esattamente tutto com’è. Così, prendendo in considerazione l’universo di uno dei film più famosi e influenti della storia, l’operazione Home Sweet Home Alone (in esclusiva streaming su Disney+) diventa una sorta di rivisitazione del mito, senza però volersi identificare come un reboot o un remake. Essenzialmente, la storia si svolge nello stesso universo narrativo inventato da John Hughes e da Chris Columbus nel 1990, anche se alla regia c’è Dan Mazer e alla sceneggiatura troviamo Mike Day e Streeter Seidell.

Archie Yates è Max in Home Sweet Home Alone
Archie Yates è Max in Home Sweet Home Alone

Naturalmente non c’è nemmeno Macaulay Culkin, bensì l’irresistibile Archie Yates, che aveva dimostrato di avere la faccia giusta già in JoJo Rabbit. Attorno a lui il cast è variegato, tutti con un forte appeal da comedy: Ellie Kemper, Rob Delaney, Aisling Bea, Kenan Thompson, Tim Simons, Pete Holmes, Ally Maki, Chris Parnell e Devin Ratray che riprende il ruolo di Buzz McCallister. La storia? Tra peripeizie, caos e comicità splastick, tutto inizia quando Jeff e Pam McKenzie decidono di mettere in vendita la loro casa. Durante l’involontaria visita per l’acquisto della casa, il piccolo Max Mercer e sua madre Carol dicono a Jeff che la bizzarra collezione di bambole (una con la testa montata al contrario) potrebbe valere una fortuna.

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Il piano di Max…

Ma, si sa, Natale è alle porte, e Carol e Max sono in procinto per partire: direzione Tokyo. Intanto Jeff scopre che la bambola ha effettivamente un valore spropositato ma sembra essere sparita nel nulla. E se fosse stato Max a rubarla? Certi che non ci sia nessuno a casa, Jeff e Carol si intrufolano alla ricerca della loro bambola. Non hanno fatto i conti però con il fatto che l’inafferrabile Max sia stato incredibilmente scordato a casa, e disposto a tutto per difendere il fortino. E dunque Home Sweet Home Alone eredità l’influenza della pellicola culto rielaborandola all’insegna di un umorismo fisico, segnando comunque un profondo cambio rispetto all’avventura del 1990. Qui infatti non ci sono dei veri ladri, o meglio non c’è una netta differenza tra le parti, entrambe lanciate nell’avventura grazie al più classico degli equivoci.

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Ellie Kemper è Pam e Rob Delaney è Jeff

Tant’è che ad esplicare il punto è stato lo stesso Archie Yates durante il press day: “Guardo Mamma Ho Perso l’Aereo ogni anno, e l’ispirazione è arrivata da lì. Però non sono Kevin. Siamo nello stesso universo ma la storia è diversa”. In questo senso Dan Mazer evita di rimaneggiare troppo la storia, costruendo un family movie di Natale che riecheggia il mito ma non si sente in alcun modo debitore né vuole (e né può) emularlo. Ciò che importa alla fine è che Home Sweet Home Alone faccia ridere (e lo fa, soprattutto nell’ultima parte), sfruttando la bravura di Archie Yates, che cavalca perfettamente la sequela di gag da lui generate, mantenendo un piglio irriverente e spregiudicato. E solo la citazione a Scarface e ad Al Pacino vale l’intero film!

Qui la nostra intervista a Dan Mazer:

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