MILANO – Due donne lavorano in un bordello in Germania per guadagnarsi da vivere. Si conoscono e si innamorano, portandosi dietro tutto il loro bagaglio di sventure e sofferenze, sperando che quello che provano sia sufficiente a fornire una via di fuga dalla loro realtà. Ma l’amore a volte non basta e, circondate da pregiudizi e dalla paura di doverli affrontare, le due si perdono. Questa è la storia di Glück, il secondo lungometraggio della regista tedesca Henrika Kull. Una visione anche del mondo dei bordelli e della prostituzione, così tanto additato e giudicato dal ben pensare comune senza conoscerne la realtà e cosa vi si nasconde dietro. Abbiamo incontrato la regista al 35. MiX Festival di Cinema LGBTQ+ di Milano, e ci ha raccontato delle ricerche per il film, la storia che voleva raccontare e le sue ispirazioni, tra Andrea Arnold e Alice Rohrwacher.
La video intervista a Henrika Kull è a cura di Ileana Dugato:
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