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Bob Fosse all’epoca del #MeToo: una nuova serie per raccontare un gigante della danza

Passato e riletture: Sam Rockwell e Michelle Williams in Fosse/Verdon, nuova serie FX in arrivo ad aprile

Fosse Verdon serie
Michelle Williams e Sam Rockwell protagonisti di Fosse/Verdon

Quando qualche settimana FX ha mandato in onda il teaser trailer di Fosse/Verdon, è stato difficile trattenere lo stupore davanti alle prime immagini: pochi dettagli, un pianoforte sul palcoscenico, i riflettori, il montaggio serrato. Poi, una nota e la voce fuori campo che conta fino a otto. La magia della danza si compie in quel preciso istante, quando vita vera e arte iniziano a mescolarsi e i due protagonisti, Sam Rockwell e Michelle Williams, si trasformano davvero nel grande coreografo americano Bob Fosse e nella cantante e ballerina Gwen Verdon, poi diventata anche seconda moglie di Fosse.

Un’altra immagine di Williams e Rockwell in Fosse/Verdon.

Fosse ha vissuto allo stesso modo in cui ballava: rischiando continuamente, ma in maniera grandiosa e assolutamente originale. Quanto questo sia stato sostenibile per tutte le persone che gli vivevano accanto è tutto da vedere. In questo senso la miniserie in 8 episodi prodotta dalla tv via cavo con la collaborazione di Fox 21 Television Studios indaga sugli aspetti meno conosciuti della vita del leggendario coreografo, a partire proprio dal sodalizio artistico e umano con la moglie Gwen Verdon. Un rapporto messo continuamente alla prova dai ripetuti tradimenti di Fosse, ma durato fino alla morte del regista, avvenuta nel 1987 per un infarto.

Il vero Bob Fosse durante le prove di uno spettacolo.

Palma d’Oro a Cannes nel 1979 per il semi autobiografico All That Jazz – Lo spettacolo comincia e autore di cult come Cabaret e Lenny, Fosse non ha mai temuto le luci della ribalta, ma di certo quando ha dovuto descriversi lo ha fatto con sguardo indulgente. In Fosse/Verdon invece non si fanno sconti, almeno secondo le intenzioni dello showrunner Steven Levenson che si è ispirato alla biografia di Sam Wasson per delineare dei personaggi quanto più possibile realistici.

Fosse/Verdon
Una scena di All That Jazz. Foto 20th Century Fox/Columbia/ The Kobal Collection

«Ne sappiamo a sufficienza per dire che Fosse abbia edulcorato molte parti della sua vita in All That Jazz, adesso vogliamo sistemare un po’ le cose mettendo in risalto maggiore Gwen, la cui voce è per noi di primaria importanza», ha spiegato Levenson, che è stato spinto a raccontare la storia della coppia Fosse-Verdon dall’esplosione del movimento #MeToo. «Ci sono molti aspetti delicati in questa vicenda e narrarli ci ha dato la possibilità di capire come sia cambiato negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta ciò che veniva considerato accettabile».

Bob Fosse in una coreografia

Ma chi erano Bob Fosse e Gwen Verdon? Probabilmente due dei più grandi talenti che Broadway abbia mai conosciuto. Di origini norvegesi, Fosse seppe trasformare i suoi difetti fisici (piedi non perfettamente dritti e una pesante calvizie che nascondeva sempre sotto ai cappelli, onnipresenti nei suoi show) in veri punti di forza, creando coreografie innovative, eleganti e molto morbide. Come se i suoi ballerini fossero attraversati da un’onda. La Verdon invece, fisico da pin-up e classe da vendere, ha iniziato a danzare in giovanissima età per combattere una grave forma di rachitismo, diventando col tempo una delle performer più complete e amate.

Bob Fosse con Dustin Hoffman e Liza Minnelli sul set di Lenny.

Il loro incontro avvenne nel 1955 in occasione dell’allestimento di Damn Yankees, musical che rielaborava in chiave divertente il Faust di Goethe, attraverso la vicenda di un ragazzo che vendeva l’anima al diavolo pur di giocare per un’importante squadra di baseball. Per il ruolo di Lola, la donna assunta dal demonio per impedire al protagonista di redimersi, la Verdon vinse un Tony e tre anni più tardi conquistò anche Hollywood nell’omonimo adattamento cinematografico della pièce. Tra le sequenze più belle, di cui possiamo vedere il rifacimento anche nel trailer di Fosse/Verdon, c’era il balletto con Bob Fosse in Who’s Got the Pain.

Fosse/Verdon
Gwen Verdon e Bob Fosse nel numero Who’s got the pain

Tra i motivi di interesse maggiore di questa miniserie, la presenza di Sam Rockwell e Michelle Williams, qui anche in veste di produttori esecutivi assieme allo stesso Levenson, al regista del pilota, Thomas Kail, a George Stelzner e a Lin-Manuel Miranda. Tra i co-produttori esecutivi figura anche la figlia di Bob Fosse e Gwen Verdon, Nicole Fosse, che gli appassionati di musical ricordano in Chorus Line nel ruolo della ballerina timida che affrontava il provino della vita assieme al marito. La serie ha debbuttato negli USA il 9 aprile e arriverà in Italia su FoxLife.

  • Qui il teaser trailer di Fosse/Verdon:

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