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Florence Pugh: «Io, la mia Yelena Belova e la ricerca di redenzione in Thunderbolts*»

La famiglia, il film, il futuro: l’attrice racconta il suo personaggio nel nuovo capitolo Marvel

Florence Pugh
Florence Pugh nel ruolo di Yelena Belova in Thunderbolts

ROMA – Avevamo visto Yelena Belova per la prima volta in Black Widow, mentre Florence Pugh l’avevamo lasciata a fianco di Andrew Garfield in We Live In Time. Adesso ecco rispuntare l’attrice inglese alla conferenza stampa di Thunderbolts*, nuovo film Marvel ora al cinema in cui ritorna nei panni di Yelena, personaggio apparso nei fumetti per la prima volta nel 1999. Con la solita sincerità, l’attrice ci ha parlato dell’evoluzione del ruolo in questo capitolo MCU, spiegando come Yelena, pur essendo una combattente formidabile, sia anche una donna fragile. Dopo Thunderbolts* rivedremo Yelena anche in Avengers: Doomsday, mentre Pugh sta lavorando alla serie tratta da La valle dell’Eden di John Steinbeck.

David Harbour, Hannah John-Kamen, Wyatt Russell e Pugh in una scena

YELENA E LA SUA VULNERABILITÀ – «Quando ho letto la sceneggiatura, mi ha colpito subito l’inizio del film, così potente e intenso, senza troppi giri di parole. Avevamo lasciato Yelena in Black Widow e ora la ritroviamo in un momento di profonda disperazione, pronta a mettersi in pericolo, senza alcuna protezione e senza limite alcuno. Ho scelto di non indossare il super costume perché in quel momento credo che Yelena debba essere completamente scoperta, senza i suoi gadget, senza la sua armatura. Solo lei».

Yelena Belova (Florence Pugh) in un altro momento del film.

LA VERITÀ DEL PERSONAGGIO – «Sono stata felice che la sceneggiatura volesse mostrare la verità di Yelena. Quando interpreti un personaggio che ha subito anni di trauma, hai sempre paura che alcuni aspetti del percorso emotivo vengano tralasciati. In questo caso abbiamo potuto esplorarne a fondo la sofferenza, senza censura. Nonostante Yelena faccia cose incredibili e spettacolari, sta affrontando ogni missione senza protezione, vulnerabile. Questo aggiunge un ulteriore strato al suo personaggio, mostrandone la disperazione. Quando interpreti una scena in cui sei sulla cima di un edificio, fingendo di non essere spaventata, è folle. C’erano molte sfumature da esplorare in quel momento».

Ancora Yelena alias Florence Pugh in Thunderbolts*

IL SENSO DI COMUNITÀ – «Yelena è forte, ma è anche sola, quindi ha bisogno di sentirsi parte di una comunità. L’abbiamo vista in Black Widow, dove il desiderio di avere una famiglia, che fosse reale o no, è il suo motore. In Thunderbolts*, possiamo vedere come questa ricerca di appartenenza continui, con momenti intensi, come quello in cui Yelena e Alexei si confrontano. Quello che mi ha impressionato di più? Che alla fine Yelena trova la salvezza nella nuova famiglia. È significativo che un film Marvel possa trasmettere un messaggio così importante: dobbiamo essere lì l’uno per l’altro, e questo è ciò che alla fine salva Yelena…».

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