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La fine del Novecento, la radio di Ligabue e la 500 de La Meglio Gioventù

Un’icona pop di un’altra epoca: la sesta puntata della nostra nuova rubrica dedicata alla 500

ROMA – Gli Anni Novanta e le prime abitudini che cambiano, diretti verso un’era moderna fatta di innovazione tecnologica, avanguardia, schermi perennemente accesi e quell’astratto elemento chiamato internet che poi dominerà totalmente gli Anni Duemila. Dell’ultima decade del Novecento portiamo ancora un ricordo vivido, indelebile e un filo malinconico, ricordo di un tempo così vicino ma anche così irrimediabilmente lontano. Anni che hanno segnato un’epoca, anni che in realtà non ci hanno preparato a quello che sarebbe accaduto poi. Anche al cinema.

La 500 verde di Luciano Ligabue

Nostalgia quindi, come quella di Ligabue, nel 1998, e del folgorante esordio da regista con Radiofreccia, suoni e sensazioni del passato, con l’inserimento (non a caso) nel contesto di una provincia italiana di un irregolare di nome Bruno Iori (Stefano Accorsi), in procinto di chiudere dopo diciotto anni la sua Radiofreccia a fianco della sua Fiat 500 verde. Perché, anche tra gli Anni Novata e Duemila, dopo avervi raccontato nel nostro viaggio alla scoperta della 500 nel cinema, tagliando a metà Secolo di cinema e cultura italiana, la mitica automobile continua la sua corsa sul grande (e piccolo) schermo.

La 500 rossa di Luigi Lo Cascio ne I Cento Passi

Compare diverse volte in un altro cult assoluto di quel decennio. Ricordate? Ne I Cento Passi di Marco Tulio Giordana, è rossa quella che guida Luigi Lo Cascio. E, quell’oggetto di culto su quattro ruote, continuato anche ad essere main character nel mondo dell’animazione: fa la sua apparizione infatti addirittura in Totally Spies!, serie franco-canadese con tre liceali protagoniste che, tra una pausa e l’altra, lavorano come spie per l’Organizzazione Mondiale per la Protezione Umana.

Una delle Fiat 500 che compare in Detective Conan

Ma la 500 fa la sua comparsa anche in Cybersix, serie sci-fi del 2001 tratta dall’omonimo fumetto e la vediamo inoltre nella spassosa serie anime Detective Conan, in una versione cabrio verde e piuttosto elegante. Ma, forse, la sua presenza più simbolica la fa nell’epopea della famiglia Carati, raccontata da Marco Tulio Giordana in La Meglio Gioventù. Una saga famigliare, trent’anni d’Italia, dal 1966 al 2003, tra Aldo Moro e il Mondiale del 1966 perso con la Corea.

La 500 de La Meglio Gioventù

In mezzo alla pellicola con Luigi Lo Cascio, Alessio Boni, Jasmine Trinca e Maya Sansa, ci sono la politica e la società, gli eventi storici e culturali, da Palermo a Roma fino a Milano. Così, anche in questo affresco borghese-popolare, non poteva mancare uno dei simboli perpetui dell’Italia, la Fiat 500, lì in mezzo, veicolo necessario, quasi uno stato mentale, una sorta di riflesso inevitabile di un Paese. Come a dire, il tempo passa, ma lei resta. E resterà per sempre.

Qui il terzo speciale di 5oo #SummerStories

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