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Downton Abbey II – Una Nuova Era e un sequel che (forse) chiude un cerchio

Simon Curtis alla regia e Julian Fellowes alla sceneggiatura per un nuovo capitolo della saga in costume

Downton Abbey II - Una nuova era, la "famiglia" al completo
Downton Abbey II - Una nuova era, la "famiglia" al completo

MILANO – È la serie tv britannica più famosa di sempre e tra le non americane detiene il record di candidature agli Emmy, oltre a contare tra i suoi fan addirittura la regina Elisabetta: sì, lo avete capito, si parla di Downton Abbey. Dopo le sei stagioni andate in onda dal 2010 al 2015 e il film del 2019 che ha incassato 190 milioni di dollari a livello globale a fronte del costo di “appena” 13 milioni, ecco – dopo una serie di ritardi dovuti alla Pandemia – Downton Abbey II – Una Nuova Era. Da subito, i fan, hanno sperato che grazie al sequel i tanti nodi vengano sciolti, come ad esempio il destino Lady Violet (l’immancabile Maggie Smith) a seguito della sopraggiunta malattia rivelata alla fine del primo film. Ma, come da tradizione, anche in questo nuovo capitolo le grandi sorprese, come da tradizione, sono riservate proprio a lei, la quale all’improvviso riceve in eredità un’intera villa in Costa Azzurra da un suo amore di gioventù, di cui sembra nessuno sappia molto.

Hugh Bonneville e Michelle Dockery in una foto da Downton Abbey II - Una nuova era
Hugh Bonneville e Michelle Dockery in una foto da Downton Abbey II – Una nuova era

Avvolti da quest’aura di mistero, parte dei Crawley lasceranno dunque lo Yorkshire, accompagnati dai sempre presenti membri della servitù, per godersi un’inaspettata trasferta francese. Ventata di cambiamento, tuttavia, sembra investire la stessa Downtown, dove Lady Mary (Michelle Dockery) ha accettato la proposta del produttore Jack Barber (Hugh Dancy) di girare un film al suo interno, tra lo stupore dei Crawley e l’entusiasmo della servitù! Allora pare proprio che Downtown Abbey II – Una Nuova Era abbia tutte le carte in regola per fare breccia nel cuore degli spettatori e dei tanti fan del suo universo. Da un lato la trasferta nel Sud della Francia sembra il diversivo perfetto per catapultare il pubblico in un contesto altro dal gusto affascinante e dal sapore retrò, dove poter omaggiare tutte le meraviglie dell’epoca.

Penelope Wilton e Maggie Smith
Penelope Wilton e Maggie Smith

Chissà che non sia anche l’occasione per raccontare con ironia le differenze tra due Paesi, il Regno Unito e la Francia, da sempre così prossimi geograficamente, ma estremamente lontani nella mentalità diffusa. Dall’altro, freschi e interessanti spunti narrativi derivano dall’introduzione della parentesi cinematografica a Downtown. Quando il cinema decide di raccontare la Hollywood dei tempi d’oro con il passaggio dal muto al sonoro, conosciamo le buone probabilità di incantare il pubblico che ancora oggi frequenta quella macchina magica. Ancor più curiosità desta, dunque, l’introduzione di motivi noti, quali la nascita del divismo del sonoro (come non pensare a The Artist?), calato però negli ambienti tradizionalisti di Downton Abbey, notoriamente sede di diffusa resistenza al cambiamento. Tra le new entry del capitolo Dominic West e Laura Haddock, rispettivamente nelle figure di Guy Dexter e Myrna Dalgleish, due tipici divi degli anni ’20 dai tanti possibili riferimenti cinematografici.

Hugh Bonneville sul set del film
Hugh Bonneville sul set del film

Garanzia di qualità è infine legata allo sviluppo delle linee più classiche con gli immancabili intrighi e misteri delle alte e basse sfere gerarchiche orbitanti intorno alla tenuta, che certamente il film perseguirà nel pieno rispetto della tradizione. Il regista Simon Curtis, già dietro la macchina da presa di opere pregevoli quali Marylin e Woman in Gold e che qui prende il posto del precedente Michael Engler, si lascia infatti trasportare dalla sapiente penna di Julian Fellowes, storico sceneggiatore dietro il successo della serie, impegnato anche nella serie The Gilded Age. E dunque, con i costumi, le scenografie e quel cast eccezionale capitanato da Maggie Smith, ma generalmente composto dai più autorevoli membri della cinematografia britannica, non si potrà che accogliere questo nuovo capitolo della saga con buone speranze di garantita qualità. E chissà che quel “nuova era” del sottotitolo non alluda ad una prospettiva futura decisamente diversa… Insomma, preparatevi perché Downton ha riaperto i battenti.

Qui il trailer di Downton Abbey II – Una Nuova Era:

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