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Death to 2021 | Da Capitol Hill a Squid Game, una black comedy con un pizzico di speranza

Il mockumentary di Netflix rilegge in chiave satirica quello che abbiamo vissuto negli ultimi 12 mesi

Death to 2021
Death to 2021

ROMA – Se lo scorso anno i mesi di lockdown «sono stati il franchise più redditizio dopo il Marvel Cinematic Universe», Charlie Brooker non ci va leggero con l’anno che sta per finire e definisce «il 2020 solo un prequel del 2021». Lo fa nei primi minuti di Death to 2021, lo speciale Netflix diretto da Jack Clough e Josh Ruben che ripercorre tutti gli eventi più controversi, celebri e disastrosi dell’anno per rileggerli in chiave cinica e ironica. Il creatore di Black Mirror, insieme a Ben Caudell e Annabel Jones, ha messo insieme un nuovo mockumentary con cui rileggere in chiave satirica tutto quello che abbiamo vissuto, direttamente o indirettamente, negli ultimi dodici mesi.

Lucy Liu in una scena di Death to 2021
Lucy Liu in una scena di Death to 2021

La voce narrante è sempre quella di Laurence Fishburne e tornano anche molti volti noti già presenti nel precedente speciale, da Hugh Grant a Cristin Milioti e Joe Keery, con l’aggiunta di qualche new entry come William Jackson Harper, Lucy Liu e Stockard Channing. Il format è sempre lo stesso: commentare in ordine cronologico gli eventi che da gennaio a dicembre hanno catalizzato la nostra attenzione. Inutile sottolineare che Death to 2021 parte dall’assalto di Capitol Hill da parte dei sostenitori di un Presidente uscente Donal Trump dalla Casa Bianca per fare posto al nuovo inquilino Joe Biden.

Stockard Channing in una scena della serie

Ma in Death to 2021 c’è spazio per qualsiasi genere di avvenimento: dalla creazione dei vaccini anti-Covid (e le relative teorie cospirazioniste) all’intervista di Oprah a Harry e Megan, dal successo di Bridgerton e Squid Game alla condanna di Derek Chauvin, il poliziotto che nel 2020 uccise un indifeso George Floyd, passando per la cattiva informazione veicolata dai social media sulla pandemia per trarne profitto, le conseguenze disastrose del cambiamento climatico e il ritorno dei talebani in Afghanistan fino al «regalo di Natale che nessuno vuole», la variante Omicron.

Death to 2021
Joe Keery in un momento di Death to 2021

Una formula pressoché identica a quella dello scorso anno, con immagini reali alternate ai volti noti chiamati ad interpretare scienziati, influencer, cittadini medi e giornalisti. Ognuno con una propria opinione, quasi sempre strampalata, pungente, ridicola o tristemente vera. Ma in tutto questo sarcasmo che non fa sconti a nessuno, Death to 2021 aggiunge una nota di speranza e l’affida ai vaccini. Perché se è vero che una risata salverà il mondo, è vero anche che la vaccinazione ci ha regalato – una consolazione agrodolce, lo sappiamo – «il più normale dei normali possibili».

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Qui potete vedere il trailer di Death to 2021:

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