ROMA – Non basta la paura per un fenomeno comprensibilmente difficile da gestire come quello del Coronavirus. Ci si mettono anche paranoia e qualche preoccupazione di troppo, come previsto da Contagion di Steven Soderbergh nel 2011. Di sicuro però il virus e le restrizioni ad esso legate stanno avendo grandi ripercussioni sull’industria cinematografica. In Cina i cinema sono chiusi e sono state cancellate le uscite di numerosi film, prima fra tutte quella di No Time To Die, ultimo capitolo di 007. Ferme a Venezia le riprese di Mission: Impossible 7. Rinviate, in Italia, le date di uscita di pellicole attese come Si vive una volta sola di Carlo Verdone e Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. Cosa succederà ora? Ne parliamo nel nostro nuovo podcast.
- Contagion, il Coronavirus e quella volta che Soderbergh predisse (quasi) tutto
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Podcast a cura di Francesca Fiorentino
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