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Caro Diario #1: Selfie, cartellini rossi e nuove regole

Basta selfie, no a Netflix, pochi divi. E quindi? L’inviata di Hot Corn ci racconta cosa succede a Cannes

Foto: Shutterstock

CANNES – Caro diario, qui a Cannes tra poche ore si aprono le danze dell’edizione numero 71 del Festival. Cosa si respira di nuovo nell’aria? Molto e davvero poco: i selfie come già ripetuto (anche troppo) sono vietatissimi, banditi con cartellini rossi distribuiti a destra e manca. Sì, esattamente come quelli degli arbitri. Insomma si rischia l’espulsione immediata dal tappeto rosso se solo ci si azzarda a estrarre dalla tasca lo smartphone maledetto. E poco importa che in quel momento chiami la moglie di qualcuno per avvisare che è iniziato il travaglio o il figlio di qualcun altro sia rimasto chiuso fuori dalla villa a Hollywood: niente da fare, nessuna eccezione. Terriblement désolé, madame.

L’entrata del Palais. Foto: Alessandra De Tommasi.

Se inseriamo questo aneddoto proprio all’inizio di questo rocambolesco nostro primo diario è proprio perché qui sulla Croisette non si parla d’altro, sembra (incredibilmente) il primo dei pensieri. Così, invece di riflettere e piangere l’assenza di grandi divi come George Clooney o Julia Roberts – che solo un paio d’anni fa avevano portato il pepe sul red carpet e tutti (fotografi e giornalisti in primis) li benedirono – ecco la riflessione sul selfie. Altri tempi, come quando Netflix era ammesso a Cannes e stimolava i dibattiti più interessanti con Pedrone Almodóvar che se la prendeva con il tenerissimo maiale gigante Okja, forse pensando già a un Jamón Ibérico à la Netflix.

Cate Blanchett all’arrivo a Cannes. Sarà lei il presidente di giuria.

E oggi? Tutti a rimpiangere quel brio in un’annata che si prevede senza divi o celebrità (e non ce ne voglia la presidentessa di giuria, Madame Cate Blanchett) e titoli troppo forti in concorso. Dal rifiuto di Xavier Dolan al no a Paolo Sorrentino, senza dimenticare Jacques Audiard e la probabile presenza a Venezia. Non resta che aspettare la coppia d’oro Cruz-Bardem, già vista proprio al Lido per Escobar e qui di nuovo con Todos lo saben, opera spagnola del grande Asghar Farhadi.  La speranza? Che ci pensino Ron Howard e il suo Han Solo a rianimare il tutto.

Missione possibile: il badge della nostra Alessandra De Tommasi.

Finiamo di scrivere prima di metterci in fila pazientemente per le prime proiezioni finendo il caffè e osservando (ammirando?) le signore botox-munite con tanto di barboncino al seguito in spiaggia, in piedi davanti alla mostruosa nave da crociera di Hotel Transylvania 3 costruita per l’evento cartoon di Sony e in sala in Italia dal 22 agosto. Intanto i questuanti di biglietti in abito da sera sono già assiepati davanti alle entrate alla caccia di ingressi. Adesso però è ora di cominciare: per la prossima puntata ci vediamo qui su Hot Corn domani mattina. À demain!

L’enorme finta nave da crociera di Hotel Transylvania 3 sulla Croisette.
  • Non vi basta? Se volete leggere anche il diario di Hot Corn inglese, eccolo qui: 

Dear Diary: Selfies, Netflix and Cannes new regime

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