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Alba August: «La modernità di Pippi Calzelunghe e del perché riscoprire Astrid Lindgren»

Il messaggio, la ribellione, il cuore: l’attrice racconta il biopic sulla scrittrice svedese

Alba August nei panni della scrittrice svedese Astrid Lindgren in Becoming Astrid.

ROMA – Alba August è una predestinata. Figlia del regista Bille August, due volte Palma d’Oro a Cannes con Pelle alla conquista del mondo e Con le migliori intenzioni, e dell’attrice Pernilla August, ha respirato fin da piccola aria di set e oggi non stupisce sia una delle interpreti europee più quotate. Abbiamo incontrato la August per parlare di Becoming Astrid, biopic dedicato a Astrid Lindgren, creatrice di Pippi Calzelunghe, in cui si raccontano gli anni giovanili della scrittrice. Donna ribelle e passionale, Astrid davanti ad una gravidanza inattesa scelse la via più difficile: vivere sola col figlio, rifiutando il matrimonio. Protagonista anche della prima serie danese prodotta da Netflix, The Rain, Alba August ci ha parlato del personaggio con un’ammirazione sincera.

1970: la vera Astrid Lindgren sul set della serie tv Pippi Calzelunghe con la piccola Inger Nilsson.

ESSERE ASTRID «Non conoscevo la sua storia. Prima del provino ho fatto delle ricerche su Google e ho visto il documentario Astrid di Kristina Lindström. Sono rimasta sorpresa e commossa dalla vicenda umana della Lindgren. Ho letto i suoi libri e mi sono chiesta come il vissuto abbia influito sulle sue pagine. È stato impegnativo interpretare un personaggio tanto conosciuto, anche perché in Svezia è una leggenda, sono tutti cresciuti con i suoi racconti. Ma, ripensandoci ora, è stata una fortuna aver avuto la possibilità di interpretarla da giovane e non come grande scrittrice affermata».

Alba August
Alba August e Henrik Rafealsen in una scena di Becoming Astrid

IL CUORE «Qual era la sua dote migliore? Seguiva il suo cuore, ha sempre fatto quello che lei considerava giusto, facendosi guidare dall’istinto. Astrid era fortissima, ha osato dire ad alta voce cose che nessuno aveva avuto il coraggio di dire e riusciva a parlare di argomenti complessi con sensibilità. Nei libri parlava di morte e presentava ai giovani lettori un modo nuovo di vivere, più selvaggio e vitale. Credo sia bello per i bambini conoscere la realtà in questo modo».

Alba August
Astrid con il figlio in una scena di Becoming Astrid.

POTERE AI PICCOLI «Fu così brava nel descrivere il mondo dei bambini perché lei per prima fu una bambina serena. Viveva in campagna, circondata da altri bimbi, tra fratelli e vicini, con cui giocava sempre, come sappiamo da Il libro di Bullerby. Un’infanzia segnata dal divertimento e dalla fantasia. Penso che, in fondo, Astrid sia rimasta sempre bambina. E poi prendeva sul serio i piccoli. Le scrivevano centinaia di lettere ogni giorno e le confidavano di sentirsi come Pippi o come gli altri personaggi inventati, figure in cui potevano rispecchiarsi».

Uno scatto dal profilo Instagram di Alba dal set di Becoming Astrid

IL MESSAGGIO «Se c’è un messaggio nei suoi libri? Sì, ma non è stato messo di proposito, ne sono certa. Tutto ciò che ha scritto era il frutto della sua fantasia. Di sicuro era una ribelle, riusciva sempre a spostare l’asticella più in alto. Basti pensare che già all’epoca lottava per i diritti degli animali. Inoltre era una femminista ed è, ancora oggi, una grande ispirazione, non solo per le donne, ma anche per gli uomini. Astrid era una vera combattente, come Pippi Calzelunghe».

Da Astrid a Pippi: ancora Alba August nel film.

IO E I PERSONAGGI «Sono una giovane attrice e non posso permettermi di scegliere, ma di sicuro prediligo personaggi che per prima vorrei vedere sul grande schermo e che evolvono in maniera significativa. Non devono essere solamente una funzione».

Uno scatto condiviso dalla August su Instagram per The Rain 2

THE RAIN «Un’esperienza sconvolgente. Sono stata presa proprio mentre finivo di girare Becoming Astrid e ho iniziato le riprese una settimana dopo. I tempi erano strettissimi e sul set di The Rain correva tutto rapidamente. Ma è stato divertente perché Netflix fa cose che in Scandinavia non facciamo, hanno un budget superiore alle nostre produzioni. Per non parlare della promozione, con i poster e i graffiti che coprono interi palazzi. Vedi la tua faccia dappertutto e non realizzi il fatto che la serie venga vista in tutto il mondo. Ho viaggiato tanto in questi mesi ma ancora non ci credo che in Brasile in questo momento qualcuno stia vedendo The Rain!».

  • Qui potete vedere il trailer ufficiale di Becoming Astrid

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