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Annabelle 3 | Il ritorno della bambola e una saga horror che non si ferma più

Una teca, i demoni e una cantita dell’orrore: il film mette paura (soprattutto) ai neofiti del franchise

ROMA – Genere complicato, l’horror. Ancor più complicato è tenere viva una saga dell’orrore. Difficile mantenere alta l’attenzione, quasi impossibile stupire e spaventare senza scendere nel banale. Del resto, il cliché, tra fantasmi, porte che scricchiolano e protagonisti poco intelligenti, è dietro l’angolo. Eppure, fino ad ora, il crossover di The Conjuring – incentrato su Ed e Lorrain Warren, discussi ma celeberrimi demonologi – continua a conservare una propria identità. Sia nel filone principale che nello spin-off sulla demoniaca bambola (im)mobile.

Annabelle è tornata

Ecco che Annabelle 3 (Annabelle Come Homes, titolo negli USA), arrivato a tre anni dall’enorme successo di Creation (306 milioni di dollari nel mondo), allora si ritrova nel più classico incrocio di svolta. Continuare a spaventare con qualcosa di “già visto” o cambiare rotta? Magari cercando di parlare (anche) di altro. La bambola, quindi, torna a casa Warren, messa sotto chiave insieme ad altri cimeli maledetti. E, tra armature da Samurai e inquietanti abiti da sposa, fa un certo effetto sapere che quella stanza esiste davvero, nel bel mezzo del tranquillo Connecticut (sì, per i neofiti della saga dovete sapere che i Warren ne hanno fatto un museo, oltre che fondare nel 1952 la New England Society for Psychic Research).

Vera Farmiga è Lorraine Warren

Così, il regista e sceneggiatore Gary Dauberman sceglie di fare di quella cantina buia la protagonista assoluta, spingendo lo spettatore a chiedersi quanto di vero ci sia e quanto di inventato ci abbia messo il cinema. Perché, la bambola inespressiva, così come altri casi raccontanti nel The Conjuring Universe, esiste davvero, rinchiusa in una teca da non aprire per nessun motivo. E questo, di per sé, è l’elemento più inquietante della pellicola. E Annabelle, nel terzo atto, c’è. Si sente molto e si vede (relativamente) poco, liberata dalla più classica scelta stupida, dettata però dal bisogno di conoscere e scoprire.

Le protagonista di Annabelle 3

La storia? Riposta sotto una teca, viene liberata da Daniela (Katie Sarife), amica di Mary Ellen (Madison Iseman), la baby sitter di Judy (Mckenna Gracem che rivedremo nel nuovo Ghostbusters), figlia di Lorraine ed Ed Warren (Vera Farmiga e Patrick Wilson). Da lì, Annabelle 3 inizia la sua corsa, fatta di paura e atmosfera diabolica, mentre sottotraccia c’è una disamina sul senso di morte e di elaborazione del lutto. Naturalmente, tutto a portata di grande pubblico, per una saga moderna che si rifà al cinema d’estate di una volta. Pellicola granulosa da drive-in, pop-corn e qualche brivido di terrore.

Qui potete vedere il trailer di Annabelle 3:

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