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Ancora più bello | Ma com’è il secondo capitolo della favola romantica di Marta?

Il secondo capitolo della trilogia dramedy con Ludovica Francesconi? Romantico e ancorato all’attualità

ancora più bello
Ludovica Francesconi e Giancarlo Commare sono i protagonisti di Ancora più bello

ROMA – Un successo lampo al botteghino causa pandemia e un fortunato percorso digitale. Così Sul più bello si è imposto come uno dei titoli di maggiore successo della scosa stagione. Dietro la macchina da presa Alice Filippi, davanti l’obiettivo l’esordiente Ludovica Francesconi che, dodici mesi dopo, si è imposta come uno dei nuovi volti del cinema italiano diventando protagonista di una trilogia. Il secondo capitolo, Ancora più bello, scritto ancora una volta da Roberto Proia – anche produttore – e Monica Straniero e diretto da Claudio Norza, vede la sua Marta, ragazza malata di fibrosi cistica in una Torino luminosa come lei, fare i conti con la fine della relazione con Arturo (Giuseppe Maggio). Una storia finita per sua volontà perché «gli opposti si attraggono ma alla fine si lasciano».

Ancora più bello
Ludovica Francesconi e Giancarlo Commare in una scena di Ancora più bello

E così Marta incontra Gabriele (Giancarlo Commare), disegnatore dolce e romantico con il sogno di diventare scenografo. Tutto perfetto direte voi. Ma c’è un ma: un’offerta di lavoro per lui a Parigi che costringe la coppia a vivere una relazione a distanza con tutte le difficoltà del caso. Ancora più bello è un film di passaggio, pensato per traghettare la storia verso il capitolo conclusivo ma non per questo sbrigativo nello sviluppare l’intreccio. Al contrario, la sceneggiatura pone l’accento non solo sulla linea narrativa di Marta ma regala anche più spazio ai personaggi secondari. A partire da Federica (Gaja Masciale) e Jacopo (Jozef Gjura) grazie ai quali potersi soffermare su tematiche attuali, dalle molestie sul lavoro alla dipendenza da social, dalla sorellanza alle relazioni virtuali.

Una scena del film

La regia di Norza riconferma lo stile colorato e fumettistico del primo capitolo mantenendone la coerenza stilistica e il film, rivolgendosi alla fetta più giovane del pubblico – anche grazie al personaggio di Rebecca (Jenny De Nucci) – suggerisce che c’è una differenza abissale tra l’apparire e l’essere, tra un post Instagram e la realtà. Realtà con la quale dovrà fare i conti Marta, per la prima volta con il cuore spezzato e il timore per il futuro scacciato fin da bambina con una risata. Un film sfacciatamente romantico ma che parla anche dei fantasmi che ci portiamo dentro, quelle paure che ci bloccano e ci fanno commettere errori in ogni aspetto delle nostre vite e che possiamo superare solo imparando a fidarci di noi stessi e degli altri.

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La video intervista per Ancora Più Bello è a cura di Manuela Santacatterina:

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