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Luca Guadagnino: «Bones And All? Racconto personaggi in cerca di identità»

Tra viaggi on the road e le musiche di Reznor & Ross: il regista racconta il film in Concorso a Venezia 79

Luca Guadagnino al photocall di Venezia 79. Foto di Giorgio Zucchiatti.
Luca Guadagnino al photocall di Venezia 79. Foto di Giorgio Zucchiatti.

VENEZIA – Luca Guadagnino torna al Lido a quattro anni di distanza da Suspiria per presentare in Concorso Bones And All. Il primo film americano del regista, accompagnato dal suo numeroso cast – da Timothée Chalamet e Taylor Russell, da Mark Rylance a Chloë Sevigny – e adattamento dell’omonimo romanzo di Camille DeAngelis che racconta la storia del primo amore tra Maren (Russell), una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee (Chalamet), un solitario dall’animo combattivo. Un viaggio on the road di due giovani che, alla continua ricerca di identità e bellezza, tentano di trovare il proprio posto in un mondo pieno di pericoli e che non riesce a tollerare la loro natura.

Uno scatto dal photocall di Bones And All. Foto di Giorgio Zucchiatti.

IL CINEMA AMERICANO «Ho ragionato molto sull’immaginario del cinema americano che mi ha formato e credo di aver sempre cercato di rinviare il momento in cui mi ci sarei confrontato. Penso perché meritasse la prospettiva di una persona più matura. Quando Dave (Kajganich, ndr) ha scritto il copione, a prescindere da me, si è presentata l’occasione perché diventasse un altro dei nostri modi per parlarci. Mi è subito piaciuta la storia di questi drifter senza identità in cerca di una possibilità nell’impossibile…».

Luca Guadagnino e il cast di Bones and All. Foto di Giorgio Zucchiatti.
Luca Guadagnino e il cast di Bones and All. Foto di Giorgio Zucchiatti.

L’AMBIZIONE CINEMATOGRAFICA «Se sapessi chi sono sarei anche annoiato da me stesso…La mia ambizione cinematografica è quella di avere il controllo su quello che faccio e, al tempo stesso, abbandonarmi al piacere assoluto di lavorare con amici che sono ormai la mia famiglia per creare qualcosa che è il risultato di un lavoro collettivo».

Guadagnino al photocall. Foto di Giorgio Zucchiatti.
Guadagnino al photocall. Foto di Giorgio Zucchiatti.

LA MUSICA «La colonna sonora ha vari livelli. Per la prima volta ho lavorato con delle leggende della musica come Trent Reznor e Atticus Ross. La discussione è stata quella di trovare una colonna sonora che rispecchiasse un viaggio on the road ma che avesse anche delle note individuali. Volevo creare un parallelo, una sensazione di distanza dal centro».

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Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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