MILANO – Dopo la presentazione in Concorso alla Mostra di Venezia del 2020, arriva finalmente in sala Amanti di Nicole Garcia. Protagonisti della pellicola Lisa (Stacy Martin) e Simon (Pierre Niney). I due vivono a Parigi l’affascinante vita notturna della Ville Lumière. Lei fa un apprendistato in un albergo di lusso, mentre lui è uno spacciatore che frequenta gli ambienti agiati della capitale francese. Un’inaspettata tragedia li separerà, salvo poi farli ritrovare in un contesto del tutto mutato: Simon si destreggia per una misera paga tra windsurf ed escursioni su un’isola dell’Oceano Indiano, mentre Lisa ha nel frattempo sposato Léo (Benoît Magimel), uomo facoltoso e molto innamorato di lei.

Potranno Lisa e Simon trattarsi stavolta con reciproca indifferenza e cancellare il passato comune? Tre personaggi di spicco, tre capitoli e tre località (Parigi, l’Oceano Indiano e Ginevra) a fare da sfondo a questa storia di amour fou, tema sul quale i francesi hanno sempre avuto qualcosa di interessante da dire fin dai tempi di Truffaut. Nicole Garcia sceglie qui la strada del noir con un intreccio narrativo che intriga e incuriosisce lo spettatore. È un vero peccato venga spesso accusata di manierismo, come nel precedente Mal di pietre, in quanto in Amanti si rivela assolutamente funzionale nel conferire una potente aura di mistero alla pellicola.

L’opulenza degli ambienti affascina ma non distrae l’attenzione dai protagonisti del triangolo amoroso: Lisa e Simon in primis. Da quel nuovo incontro emerge chiaramente quanto lei voglia resistergli, avendo raggiunto gli agi del buon matrimonio, ma è evidente si senta ingabbiata nella “via di fuga” che ha scelto per se stessa. La fiamma che divampa ancora tra i due è così potente da farci leggere questo enigmatico titolo, Amanti, come riferimento soprattutto a due persone che si amano, ancor prima che a due persone coinvolte in una relazione extraconiugale. Anche le scene in cui si concedono all’atto dell’amore celano peraltro una particolare delicatezza e pervadono sensualmente tutta la pellicola.

Molto azzeccata la scelta dei tre protagonisti in Amanti (Prime Video) con una curiosa decisione di affidare un ruolo da spacciatore a Pierre Niney, apparentemente lontanissimo dall’avere il phisique du role e fondamentale, a detta della regista, nel conferire il peso tragico del suo personaggio. Sempre più avviata la carriera di Stacy Martin, bravissima nel riuscire a non rimanere bloccata da un esordio tanto ingombrante come quello di Nymphomaniac. Di natura superiore, infine, l’interpretazione di Magimel, volto sicuramente più navigato che, con la contraddittorietà del suo personaggio, restituisce sia la durezza derivante dal denaro, sia l’insoddisfazione dolce e amara dell’amore non ricambiato.

Oltretutto Magimel è qui in grado di generare con maestria sentimenti contrastanti nello spettatore, il quale da un lato comprende le ragioni del suo agire, ma dall’altro lo identifica come il nemico all’amore tra Lisa e Simon (per cui romanticamente si ritrova suo malgrado a tifare). Forse il finale non rende giustizia alla tensione curiosa generata nei minuti precedenti, ma Amanti resta comunque una visione meritevole, ulteriore conferma dello stile qui appropriatamente manierato della Garcia.
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