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Wonder Woman | Gal Gadot, Patty Jenkins e il primo film di una nuova era

Prima di Wonder Woman 1984. Patty Jenkins rende giustizia alla forza dell’Amazzone Diana

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MILANO – Era il 2017 quando Wonder Woman debuttò al cinema con il  primo film interamente dedicato a lei, come già successo per gli altri due supereroi principali dell’universo DC, Batman e Superman. Prima ancora dell’enorme successo di Captain Marvel, Wonder Woman è stato il primo film di supereroi ad avere una donna non solo come protagonista, ma anche alla regia. E come per i predecessori, la sua entrata in scena doveva essere sorprendente. Patty Jenkins, già regista di Monster e Five, lo sapeva, così come Gal Gadot (che aveva già vestito i panni di Diana Prince in Batman v Superman). E dopo l’uscita dell’attesissimo sequel, Wonder Woman 1984 – lo trovate su CHILI -, è forse il caso di ricordare come tutto è iniziato.

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Gal Gadot e Chris Pine sono Wonder Woman e Steve

Wonder Woman ripercorre la storia di Diana come un ricordo, dopo che ai giorni nostri Bruce Wayne le fa avere una foto d’epoca che la ritrae durante la Prima Guerra Mondiale. Seguiamo allora l’infanzia di Diana come principessa delle Amazzoni, nascoste agli occhi del mondo sull’isola di Temyschira. Un giorno, un soldato di nome Steve (Chris Pine), precipita con il suo aereo nelle acque che circondano l’isola: il suo arrivo porta le Amazzoni a confrontarsi con il mondo reale, dal momento che il conflitto mondiale incombe anche su di loro. Diana, convinta che la guerra sia opera di Ares e del suo piano per distruggere l’umanità, fugge con Steve verso il continente per fermarlo.

Gal Gadot e Patty Jenkins sul set di Wonder Woman

Diana si ritrova così in guerra, al centro del conflitto, dove può usare i suoi poteri per salvare l’umanità. La caccia al dio della guerra Ares si rivela essere più insidiosa e difficile del previsto, e insieme a Steve, Diana si ritrova faccia a faccia con gli orrori e le stragi del conflitto bellico. E il deus ex machina si rivela essere lei: è lei l’Ammazzadei, l’unica arma in grado di fermare Ares, poiché una semidea, figlia di Ippolita e del dio Zeus. Contrariamente alla mitologia nordica raffigurata nel MCU, o anche all’origine extraterrestre di Superman, qui stiamo parlando di veri dei, vere divinità, e non alieni super potenti che ne ricalcano solo un’immagine simile. E anche il commentario sociale è potente all’interno del film, come quando Diana si scontra con l’abbigliamento consono per le donne nella società e non può mostrare la sua armatura sotto il mantello.

Gal Gadot in una scena di Wonder Woman

Dalla sceneggiatura ai dialoghi, dalle scene d’azione al casting, Wonder Woman ha stupito e continua a stupire. Da una parte è un film di supereroi vecchio stile, dall’altra porta con sé tutta la novità e la freschezza di nuovi valori, nuove protagoniste e nuove storie che arricchiscono sempre più quell’universo nato dai fumetti. Gal Gadot nei panni di Wonder Woman ha segnato un traguardo per tutte le donne, ne ha mostrato la capacità di reggere un intero di film di genere, e ha ispirato migliaia di bambine e giovani ragazze che si sono presentate nei cinema vestite da piccole Amazzoni. Il potere della rappresentazione e l’energia femminile non sono mai state così forti, ed era solo l’inizio.

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Qui potete vedere il trailer di Wonder Woman:

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