PARIGI – Un uomo di spalle. Una voce fuori campo. Una strada di Parigi. Una chitarra elettrica. Chi è Vernon Subutex? E perché gira per gli arrondissement come se non avesse un posto dove andare? Mentre nel mondo infuria la battaglia tra Netflix e Amazon, mentre Disney si mangia Fox e tutti pensano al futuro, la Francia pensa sempre e solo alla Francia e Canal + si prepara al lancio, il prossimo 8 aprile, di una nuova serie: Vernon Subutex. Dentro, scopriamo un inedito Romain Duris, capelli lunghi e barba, giacca di pelle nera e cuffie sulle orecchie. Praticamente un sopravvissuto degli anni Novanta che cerca di rimanere aggrappato ai ruderi di un sogno.
Vernon Subutex, le 8 avril sur CANAL+ et myCANAL
C’est enfin officiel 🙌Vernon Subutex, une Création Originale CANAL+, débarque le 8 avril en exclusivité sur CANAL+ et myCANAL ! https://www.mycanal.fr/series
Gepostet von CANAL+ am Dienstag, 19. März 2019
Chi segue la cultura e i movimenti di lettere al di qua delle Alpi sa molto bene che Vernon Subutex prima di essere una serie era un (ottimo) libro firmato Virginie Despentes (sì, quella di Scopami), in Italia edito da Giunti. Nel libro si narrava di Vernon Subutex, ovvero Duris, proprietario di uno dei negozi di dischi più famosi della Parigi anni Ottanta, vittima della crisi dell’industria discografica. Tempo presente: Vernon vive di sovvenzioni, non esce mai di casa, almeno fino a quando l’amico che lo aiuta a pagare l’affitto, Alex Bleach, un famoso cantante, non muore. Vernon viene sfrattato e si ritrova per strada. Tutto quello che gli resta? Una valigia.
C’est enfin officiel 🙌 Vernon Subutex, une @CreationCanal , débarque le 8 avril en exclusivité sur @Canalplus et @myCANAL ! https://t.co/1Vnlkm9kqw.series pic.twitter.com/j3KVfyuREJ
— Création Originale CANAL+ (@CreationCanal) March 19, 2019
Basterebbe solo Romain Duris, stropicciato e slavato come non mai, da sempre idolo irregolare capace di cinema pop e autorialità senza differenze, invece Vernon Subutex promette altro, a partire dalle facce dal cast – attenzione a Céline Sallette – e da quel testo che se portato in scena com’era ha una potenza di fuoco non da poco. L’aspetto fondamentale di tutto questo però è che – nonostante la turbolenta epoca di gilets jaunes – la cultura francese mette sempre al primo posto la cultura francese, valorizza i suoi divi e i suoi autori, nutre il suo star system, sia televisivo, che letterario. E non è cosa da poco.
- Il primo teaser di Vernon Subutex
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