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The Sound Inside, Mary-Louise Parker e lo spettacolo di Broadway che non ti aspetti

Un’amicizia salvifica e l’interpretazione perfetta di un’attrice dalle molte vite artistiche

NEW YORK – Chi ha detto che i critici non contano più? Se il nuovo show in scena allo Studio 54 è giunto a New York, è anche merito della critica che si è subito innamorata di The Sound Inside. E dire che lo spettacolo non ha nulla a che spartire con i classici di Broadway pieni di performance scenografiche e effetti speciali: eppure è un  dramma minimalista che non ha nulla da invidiare agli altri. È vero, potrebbe non essere adatto ai gusti di tutti, perché sono poche le opere teatrali così monocromatiche e dallo svolgimento lento. Ma l’attenzione che richiede viene ampiamente ripagata. La storia? Quella di una professoressa di scrittura creativa della Yale che viene sconvolta dalla notizia della sua malattia. L’arrivo di un nuovo alunno di gran talento, ma complicato e misterioso, con il quale condivide un’affinità letteraria, si intrometterà nel suo piano suicida.

The Sound Inside
Will Hochman e Mary-Louise Parker in scena

Il lavoro – inaspettatamente avvincente – porta la firma del finalista del Pulitzer Adam Rapp (Red Light Winter) e la regia del vincitore Tony David Cromer. La protagonista invece è la vincitrice di Golden Globe e Emmy, Mary-Louise Parker, affiancata dal giovane Will Hochman (Dead Poets Society). Lo spettacolo sarebbe stato chiaramente destinato al circuito Off-Broadway, anche con una stella di prima grandezza come la Parker e invece ha conquistato un numero sufficiente di persone (critica inclusa), tanto da meritarsi uno spazio a Broadway. È un periodo d’oro per Mrs. Parker che tornerà sul palco in primavera in una nuova produzione dello spettacolo How I Learned to Drive, nello stesso ruolo che ha interpretato con successo nel 1997.

The Sound Inside
Mary-Louise Parker protagonista assoluta di The Sound Inside

Qual è dunque la struttura di questo spettacolo? The Sound Inside è praticamente un monologo di novanta minuti pieno di lunghi dettagli descrittivi, con scenografie, proiezioni, luci e suoni che sottolineano abilmente gli aspetti emotivi della storia. Bella, il personaggio della Parker, inizia la rappresentazione in uno scenario di oscurità vasto e nebbioso, un parco vuoto a tarda notte. Dopo essersi presentata brevemente, la donna continua a ripensare alla breve relazione con Christopher (Hochman), ai dibattiti animati durante le ore di ufficio e all’evoluzione del rapporto.

The Sound Inside
Mary-Louise Parker e il suo partner Will Hochner

In particolare, il ragazzo rivela che sta scrivendo un romanzo, incentrato su un protagonista che gli assomiglia che durante un viaggio a New York commette un atto di violenza per poi tornare a casa dalla madre come se niente fosse accaduto. Quando Christopher se ne va, Bella cerca di dare un senso a tutto ciò che ha appena vissuto fisicamente ed emotivamente, forse con l’obiettivo di trasformarlo in scrittura. Non è la trama ad interessare, ma la bellezza del sentimento che i due attori portano alle loro interpretazioni, degne di nota. La performance della Parker cattura lo spirito di Bella, il suo senso di lotta. Hochman dal canto suo costituisce un controparte eccellente, alternando scatti d’ira a momenti più intimi. The Sound Inside è una vera rarità, uno spettacolo di vera sensibilità e intensità, che può sembrare noioso ma che invece risulta avvincente.

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