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Se Eddie Vedder incontra i Kennedy: la strana scalata di Return to Mount Kennedy

Padri e figli, rock e politica, poesia e vita: al Trento Film Festival arriva un documentario unico

Un dettaglio del poster di Return to Mount Kennedy.

MILANO – Un affascinante e poco noto episodio di storia recente americana: siamo nel 1965, quando il senatore Bobby Kennedy e l’alpinista Jim Whittaker raggiungono la vetta del monte Kennedy, nel territorio dello Yukon, in Canada, la cui cima si trova a 4300 metri di altezza dal livello del mare. Il nome della montagna? Un omaggio a John Kennedy, il fratello di Bobby, il Presidente degli Stati Uniti assassinato solo due anni prima. Whittaker è stato il primo americano a scalare l’Everest e conobbe Bobby a Seattle nel 1964. Insieme decisero che Bobby sarebbe stata la prima persona a raggiungere la cima del monte Kennedy. Così fu.

Bobby Kennedy durante la salita al monte Kennedy.

Da qui parte Return to Mount Kennedy – in anteprima al Trento Film Festival – un documentario che celebra l’evento in maniera originale: il regista Eric Becker e i figli di Kennedy e Whittaker, Chris e Bob, si cimentano sulla stessa montagna, esaminando i legami storici, familiari e ambientali che li legano all’epoca dei loro padri. Il cuore della pellicola sta nel contrasto tra il leggendario scalatore Jim, una vera e propria icona americana e amico intimo di Bobby Kennedy, l’uomo che guidò la prima spedizione a stelle e strisce alla conquista dell’Everest, e suo figlio Bob.

La ex leggenda grunge Bob Whittaker in una scena del film.

Bob, al contrario del padre, è stato per anni un emblema della Generazione X di Seattle e ha vissuto in prima linea gli anni ribelli e borderline del grunge. Manager di una band epocale come i Mudhoney, la vita spericolata e rock’n’roll di Whittaker viene raccontata qui anche attraverso le testimonianze di Bruce Pavitt, il fondatore della mitica etichetta Sub Pop, e di Eddie Vedder, il leader dei Pearl Jam, nonché autore della colonna sonora di Return to Mount Kennedy.

Eddie Vedder in una scena di Return to Mount Kennedy.

Whittaker Jr. è diventato con gli anni un guru dell’indie americano, seguendo band come i R.E.M. e gli Yeah Yeah Yeahs, prima di cambiare vita e dedicarsi alla salvaguardia dell’ambiente. Insieme a Chris e Bob, si avventura nell’impresa anche il fratellastro di quest’ultimo, Leif, ventenne che ha seguito invece le orme del padre Jim, appassionandosi subito all’alpinismo. Il lavoro di Becker è un bel tributo alla storia degli Stati Uniti e alle sue sfaccettature e contraddizioni: da una parte, il ricordo di uomini straordinari che hanno scritto pagine di storia del Paese; dall’altra, il ritratto di un anticonformismo che subisce il peso e le responsabilità dell’eredità genitoriale.

Alla conquista del monte Kennedy.

Return to Mount Kennedy è uno dei titoli più interessanti dell’ultima edizione del Trento Film Festival, dove sarà in programma giovedì 2 maggio alle 19, al Supercinema Vittoria. Ma speriamo che poi la storia continui e che il documentario trovi una distribuzione più ampia arrivando magari anche in sala.

  • Qui potete vedere il trailer di Return to Mount Kennedy:

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