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Nightsiren | La favola nera di Tereza Nvotová tra folkore, horror e rinascita…

Dopo il debutto a Locarno, la regista slovacca ritorna con un piccolo film e una grande visione

Nightsiren
Una scena di Nightsiren.
Freshly Popped

MILANO – Tra le molte cose viste di recente in giro per i festival, al recente Riviera Film Festival di Sestri Levante abbiamo recuperato Nightsiren, firmato dalla regista slovacca Tereza Nvotová, già vincitrice del Riff 2018 con la sua opera prima Filthy, che le sarebbe poi valso anche il Pardo d’Oro nella sezione Cineasti al Festival di Locarno. Ma cos’è Nightsiren? Un horror decisamente atipico radicato nel folklore slovacco che ha per protagonista una giovane donna (Natalia Germani) che torna nel paese natale in montagna in cerca di risposte sulla sua infanzia tormentata. Ma, mentre prova a scoprire la verità, antiche leggende cominciano a invadere la realtà, portando i suoi compaesani ad accusarla di stregoneria e omicidio.

Nightsiren
Sul set: Natalia Germani durante le riprese di Nightsiren.

La Nvotová ci immerge nelle foreste della Slovacchia tra lupi e tradizioni con una visione molto chiara: l’orrore folkloristico passa dalle donne. E non è solo una scusa per parlare di altri temi come la misoginia, ma è un genere che le ha per protagoniste e che non può esistere senza di loro. Potrebbe infatti venire in mente un richiamo a Midsommar di Ari Aster per ambientazioni e tematiche (e infatti anche lì una donna era protagonista assoluta, Florence Pugh): in Nightsiren abbiamo Natalia Germani che si fa carico di questa storia anche abbastanza difficile da raccontare (si parla anche di abusi e violenze su minori), ma che mette in mostra anche una recitazione fisica che non può che fare bene ad una storia del genere.

Nightsiren
Un’altra suggestivo momento di Nightsiren.

La stessa regista all’anteprima ha spiegato come sia dovuta passare attraverso molti provini prima di trovare il volto emaciato e – apparentemente – indifeso di Natalia. Abbiamo anticipato che Nightsiren è atipico per essere un horror perché – almeno visivamente – manca di tutta quella parte orrorifica nota nel genere, che non è invece assente nelle tematiche della storia che racconta (come appunto già detto) e che imbastiscono tutta la visione della regista di macabro e violenza. Non mancano i colpi di scena e uno stile ricercato da parte della Nvotová anche nei momenti più importanti della pellicola, aprendo molteplici strade che il film avrebbe potuto percorrere così quante sono le interpretazioni che – ai titoli di coda – possiamo cercare di dare al film. A partire dallo stesso titolo Nightsiren in cui ognuno può vederci qualcosa di diverso…

  • VIDEO | Qui il trailer di Nightsiren:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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