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Nanni Moretti in streaming? Sì. Arrivano in digitale Bianca e La messa è finita

In esclusiva su CHILI grazie a un accordo con Faso Film due capolavori anni Ottanta. Modernissimi…

Nanni Moretti versione Michele Apicella in Bianca.
Freshly Popped

ROMA – Trentasei anni dopo, seppellito il tempo di VHS e Dvd, passati dentro un’altra era, ecco Nanni Moretti riprendere forma in digitale, con due film che finalmente arrivano in streaming e in esclusiva su una piattaforma come CHILI grazie all’accordo con la Faso Film che porterà altri titoli degli anni Ottanta in digitale: Bianca e La messa è finita. Due capolavori assoluti, due film che di fatto sancirono lo status di autore internazionale di Moretti: Bianca uscì al cinema nel marzo del 1984 e poi arrivò anche in Francia poco dopo, mentre La messa è finita arrivò in sala a novembre di un anno dopo, il 1985, e fu portato alla Berlinale nel 1986.

Nanni Moretti e Laura Morante in una scena di Bianca. Era il 1984.

Scritto a quattro mani con Sandro Petraglia, Bianca ci riporta nel mondo di Michele Apicella, alter ego morettiano che ritroviamo nel suo cinema per la quarta volta (dopo averlo conosciuto in Io sono un autarchico, Ecce Bombo e Sogni d’oro), ora trasformato in un noioso professore di matematica ossessivo e osservatore, insegnante alla scuola Marilyn Monroe (!). «La felicità è una cosa seria, no? Ecco, allora se c’è, deve essere assoluta»: questo è uno dei suoi mantra, mentre analizza il comportamento degli amici, Massimiliano (Vincenzo Salemme!) e Aurora (Enrica Maria Modugno ), tra l’anziano Siro (un grande Remo Remotti) e la bella e algida Bianca (Laura Morante).

Moretti in una scena de La messa è finita.

Bianca ricevette tre nomination ai David, aprendo la strada a La messa è finita, forse uno dei più grandi film di Moretti, con cui vinse anche l’Orso d’argento a Berlino: questa volta però niente Apicella, ma don Giulio, sacerdote in missione in un paesino lontano e ora di ritorno a Roma, dove gli viene assegnata una piccola parrocchia di periferia. Un film duro, pessimista, in cui non si salva praticamente nessuno, eppure anche un film attuale e anticipatore di nevrosi e difetti che si sarebbero amplificati sempre più. «A volte vorrei picchiare qualcuno. Sì, è un pensiero che ho sempre più spesso…». Modernissimo.

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