in

Maccio Capatonda: «Io, tra Angry Birds e la mia insana passione per il doppiaggio»

Larry David e Ritorno al Futuro, il pennuto Red e il sogno di diventare (anche) un doppiatore

Maccio Capatonda in studio di doppiaggio
Maccio Capatonda in studio di doppiaggio

ROMA – «Eccomi, sono pronto a rispondere alle tue domande, sbagliando tutto!», Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, scherza al telefono, quando lo chiamiamo per farci raccontare la sua ultima esperienza di doppiaggio in Angry Birds 2 – Nemici Amici per Sempre, appena uscito in home video e in digital (se volete vederlo lo trovate qui), che gli ha fatto rincontrare il suo ”amico” dalle piume rosse. «Red? Mi sta addosso bene, è cucito in modo perfetto. È impulsivo ma ha buon cuore, crede nella squadra, in un’epoca in cui l’individualismo fa da padrone», ci racconta a proposito del personaggio e del doppiaggio, passione fin da quando era bambino. «Da ragazzo leggevo i nomi dei doppiatori», continua Maccio Capatonda, «Li cercavo, li seguivo. Alcuni ho finito poi per conoscerli, e continuo a considerarli dei talenti mostruosi…».

View this post on Instagram

Oggi al cinema esce #angrybirds2. Un film per grandi e piccioni.

A post shared by Maccio Capatonda (@macciocapatonda_official) on

ANGRY BIRDS – «Ho abbandonato i videogames molto tempo fa, non so perché non ho più ripreso la passione, nemmeno ora che sono a disposizione sugli smartphone. Ma certamente conoscevo il gioco, famosissimo. Nel film però c’è molto di più, anzi, è un mondo di storie, di questi uccelli che non volano. Il secondo capitolo è più largo, con l’amore che si sviluppa. E c’è un aggancio tra me e con Red. Infatti nei film che faccio c’è sempre un parallelismo di vita. Chissà, è una coincidenza interessante…».

La banda di Angry Birds al completo
La banda di Angry Birds al completo

IL DOPPIAGGIO – «Sono fan del doppiaggio. Facevo i doppiaggi a casa, sia nei video che in progetti audio. Era un mio sogno nel cassetto e sono stato contento di iniziare a far parte di questo universo. Anzi, mi approccio a questo lavoro più da mancato doppiatore che da talent vero e proprio».

UN AMICO SPECIALE – «Red ha buon cuore, capisce l’importanza di una squadra, in un’epoca in cui l’individualismo fa da padrone. Mi ritrovo in lui, perché anche io faccio fatica a delegare, ad avere fiducia negli altri. Red scopre la bellezza di lavorare in un team, e questa è una cosa che manca al mondo. Pensiamo ai social. Siamo connessi ma siamo sconnesi. È solo una vetrina».

LA VOCE – «C’è ancora un po’ di imbarazzo quando sento la mia voce, però mi fa molto piacere sentirla, è quello che ho desiderato fare. Riesco a dare voce a qualcosa che hanno scritto altri, mi presto a quella storia per portarla poi a qualcun altro. Anche questo è un lavoro di team, sono un attore nelle mani di un regista che non sono io».

View this post on Instagram

Il mio zerbino preferito

A post shared by Maccio Capatonda (@macciocapatonda_official) on

RITORNO AL FUTURO – «Come nasce questa passione? Da bambino mi interessavo ai doppiatori, la mia generazione è cresciuta con il doppiaggio, soprattutto quello dei film americani. Insomma, quelle voci erano mitiche: ricordo Sandro Acerbo che dava la voce a Michael J. Fox in Ritorno al Futuro, uno dei doppiaggi più belli. Poi ricordo il monologo iniziale di Ewan McGregor in Trainspotting, da brividi».

Marcello Macchia aka Maccio Capatonda sul set di Omicidio All’Italiana

IO & IL CINEMA – «Cerco di guardare tutto, anche al cinema, e cerco di impegnarmi ad andare in sala, ritrovandomi poi sul divano… Ora sto scrivendo un altro lungometraggio e più guardo film meglio è. Se devo scegliere un titoli mi butto sul genere sci-fi distopico, alla Black Mirror. Mi piace anche commedia. In realtà tutto il cinema… Kubrick, Zemeckis, i miei miti dell’adolescenza. Ancora, Fellini e De Sica, attualmente Matteo Garrone o Larry David, Curb Your Enthusiasm è uno spasso. E ti dico che sto lavorando su dei toni alla Parasite, un po’ thriller, un po’… strano. Del resto devi rimanere coinvolto quando vedi un film, devi entrare nella storia».

Lascia un Commento

Da Piccole Donne a Randy Newman e Robbie Robertson | La playlist di Hot Corn

Le Piccole Donne di Greta Gerwig

Piccole Donne | Femminismo e rivoluzione: Greta Gerwig va oltre il romanzo e incanta