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La mia Banda Suona il Pop | La nostalgia canaglia per gli Anni Ottanta di Fausto Brizzi

Quattro vecchie glorie della canzone italiana e una rapina miliardaria. Al cinema dal 20 febbraio

La mia banda suona il pop
La mia Banda suona il Pop, il gruppo al completo

ROMA – Il suo nome è Tony. Tony Brando. E un tempo era il leader, a responsabilità limitata, dei Popcorn, quartetto più unico che raro nel mondo musicale degli anni Ottanta, a loro modo protagonisti de La Mia Banda suona il Pop. Qualche loro titolo per rinfrescare la memoria? Semplicemente complicata e Frantumami d’amore, solo per citare le hit più famose. Poi, per Tony, Lucky, Micky e Jerry arriva un lungo, lunghissimo oblio. Se Tony prova a riciclarsi come cantante confidenziale per cerimonie d’ogni tipo a caccia di doggy bag di classe, Lucky si butta sul ferro, nel senso che diventa impiegato della ferramenta di proprietà della moglie. Micky, invece, ama troppo l’alcol per ambire ad una carriera seria – anche con i cooking show le va male – mentre l’ex marito Jerry finisce spesso e volentieri per strada.

la mia banda suona il pop
Ivanon e i Popcorn

La fortuna però aiuta gli audaci e per i Popcorn il fato si incarna in un chiassoso oligarca russo che li vuole scritturare per la sua festa di compleanno. Il gancio è la sua responsabile della sicurezza, Olga, che chiama senza battere ciglio l’ex manager del gruppo, Franco. Sarebbe tutto semplice, tranne per un unico dettaglio. Lo show non è altro che la copertura di una rapina. Dimenticate il Live Aid. Così, la reunion dei Popcorn, protagonisti assoluti del nuovo film di Fausto Brizzi, è un’esaltazione cosciente e coscienziosa dell’ultra trash, di quei cantanti cotonati e iper colorati che ancora oggi ci soffermiamo a guardare senza vergogna su YouTube. Perché in fondo la nostalgia della giovinezza, la certezza che la nostra musica fosse la migliore, ci assolve da tutti i peccati, per citare Boris. E Fausto Brizzi quel tipo di struggimento lo sa raccontare.

La mia band suona il pop
I Popcorn al completo

O meglio, trova da sempre la sua dimensione artistica nel toccare certe corde (non sempre in punta di fioretto, va detto). Ci riprova anche in questa commedia piena zeppa di lustrini, in cui musicarello, heist movie e spy story si mescolano senza soluzione di continuità. I riferimenti sono altissimi: provate ad immaginare uno spin off di Compagni di scuola tutto dedicato a Tony Brando. Non è un caso che il personaggio interpretato da Christian De Sica si chiami esattamente come lo scalcagnato e malinconico eroe verdoniano. E che il povero Lucky – un Massimo Ghini in parrucca bionda – sia una sorta di Fabris, irriconoscibile ai più.

La mia banda suona il pop
Diego Abatantuono, un manager per tutte le stagioni

Il risultato è decisamente meno profondo del cult movie del 1988, ma in certi momenti godibile. Soprattutto quando vediamo i protagonisti – ci sono anche Diego Abatantuono, Paolo Rossi e Angela Finocchiaro – combattere contro le proprie miserie quotidiane, arrendendosi più di una volta all’evidenza di una verità assoluta: il tempo non è stato affatto galantuomo con loro. Qual è la soluzione, allora, farsi ricordare per il proprio modesto contributo all’arte e andare avanti o restare aggrappati ad un passato non proprio esaltante? Tony e soci risponderebbero in una sola maniera: pagateci e poi se ne può parlare.

la mia banda suona il pop
Popcorn made in Russia

Ma se il film scorre senza grossi intoppi il merito è anche del maestro Bruno Zambrini, responsabile di alcuni successi di Gianni Morandi e Patty Pravo e dei tormentoni che punteggiano la commedia. Che si voglia o no, restano tutti in testa. Spaccato sociologico abbastanza accurato e farsesco dei nuovi ricchi russi (toccategli tutto, ma non Toto Cutugno) e di quegli artisti che non riescono a mantenere le grandi promesse di gioventù, La mia banda suona il pop è indicato per tutti coloro che amano tornare ragazzini ascoltando canzoncine di dubbia qualità (ce le abbiamo tutti le nostre preferite, inutile negarlo). Semplicemente complicate, ovvio.

La mia Banda suona il Pop | Il ritorno di Fausto Brizzi tra Sanremo e gli Anni ’80

  • Qui potete la nostra intervista al regista e al cast:

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