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Johnny Depp: «Io, il potere e l’importanza di guardare oltre le apparenze»

L’attore è al Lido per presentare Waiting for the Barbarians, primo film in inglese di Ciro Guerra

Johnny Depp durante un momento della conferenza stampa di Waiting for the barbarians

VENEZIA – Scherza, parla lentamente e sembra scegliere con attenzione le parole. Johnny Depp è arrivato al Lido per presentare Waiting for the Barbarians, ultimo film in Concorso di Venezia 76 e primo film in lingua inglese del colombiano Ciro Guerra ispirato all’omonimo romanzo di J. M. Coetzee. Occhiali dalla montatura spessa, orecchini di diamanti a forma di spilla da balia e giacca blue elettrico, l’attore interpreta il colonnello Joll, incaricato di riferire sulle attività dei barbari e sulla sicurezza al confine di un impero senza nome. Un uomo spietato le cui azioni spingeranno un magistrato (Mark Rylance) a una crisi di coscienza che lo porterà a compiere un atto di ribellione. Un film ambientato in un’epoca lontana, ma come sottolineato dallo stesso Depp, profondamente contemporaneo.

Ciro Guerra e il cast di Waiting for the Barbarians

IL ROMANZO «Quello che mi ha sorpreso maggiormente del romanzo di J.M. Coetzee è la sua assoluta rilevanza oggi, in molti modi e in molti posti nel mondo. Parla di chi decide come il potere diventi tale e di chi sia da seguire e chi, invece, sia sacrificabile».

Ciro Guerra e Johnny Depp

IL PERSONAGGIO «La cosa più interessante dei cattivi è che anche loro la mattina si svegliano, si lavano, si radono e non credo lo facciano pensando: “Oggi sarò il più cattivo del mondo”. E non credo neanche che il mio protagonista sia semplicemente cattivo. Ho pensato: “Come si diventa un uomo così?”. Mi sono chiesto se fosse un uomo senza emozioni oppure se in lui ci fosse un bambino spezzato. Credo abbia alzato dei muri intorno a sé per proteggersi dalle emozioni. Cosa fa quando è solo? Piange nell’armadio? C’è molto dietro la facciata di questo personaggio ero pronto a penetrare la sua armatura perché credo che anche lui sia una vittima».

Johnny Depp in conferenza stampa

L’ITALIA «Lavorare in Italia? È sempre un’esperienza incredibile. Le persone parlano un italiano fantastico qui (ride, n.d.r). E poi mi piace bere un buon bicchiere di vino ogni tanto (“Che ridete?” si rivolge divertito al pubblico, n.d.r.) Scherzi a parte, è un sogno venire a Venezia con il film e sedere allo stesso tavolo di persone fantastiche come Ciro Guerra e Mark Rylance è un onore enorme. Sono davvero felice di essere qui».

Johnny Depp a fine conferenza

LILY-ROSE  «Sapere che anche mia figlia è venuta al Lido per presentare un film? È fantastico. Quando era piccola è venuta molte volte con me e Vanessa (Paradis, n.d.r.) con noi a Venezia. Ed ora vedere questa incredibile giovane donna fare scelte del genere mi riempie d’orgoglio. Avrebbe potuto partecipare a quel genere di film che ti fanno guadagnare tanto ma, invece, ha scelto un’altra strada. Dopo Planetarium con Natalie Portman ha lavorato in due film francesi. Sono fiero di lei. È incredibile. Lei e mio figlio sono i miei dèi».

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