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Thunder Road | Bruce Springsteen, il film di Jim Cummings e un messaggio potente

Dal Sundance all’Italia: finalmente arriva in digital il 15 aprile Thunder Road, un piccolo grande film

Jim Cummings in Thunder Road
Jim Cummings in Thunder Road

MILANO – Uno dei film che più abbiamo atteso? Certamente Thunder Road, opera dell’esordiente Jim Cummings costruita sul suo cortometraggio del 2016 che ricevette il premio della giuria al Sundance di quell’anno (e potete vederlo qui). Se pensiamo che quel cortometraggio – ispirato alla celebre canzone di Bruce Springsteen – era stato pagato con mille euro prestati dalla madre del regista e tremila ricavati dalla vendita della fede di nozze, è lecito chiedersi: ma come c’è riuscito Cummings a costruire, alla fine, un film così potente? Il circuito del cinema indipendente, si sa, è molto più complesso di quello gestito dalle major, soprattutto nella fase di distribuzione, per cui la capillarità della presenza del film è fondamentale.

Autore, regista e attore: Jim Cummings in Thunder Road.

Ed è per questo che il Sundance Institute già dal 2017 mette a disposizione di autori (scelti) passati per le sale di proiezione alcuni soldi (pochi se paragonati alle cifre della maggior parte dei film statunitensi che arrivano in Europa) e la consulenza di alcuni tecnici che possono aiutare il prodotto indipendente a trovare canali nuovi di distribuzione, o ad utilizzare in maniera più creativa e funzionale quelli già conosciuti, sfruttando tutto il potenziale del Sundance a livello di contatti e visibilità potenziale. La scelta, nel 208, decretò tre film che potevano usufruire dei servigi di questa Creative Distribution Fellowship: due sono i documentari premiati 306 Hollywood e The Devil We Know, il terzo, guarda caso, fu proprio Thunder Road.

Jim Cummings in un’altra scena del film.

E così il film di Cummings nel 2018 è approdato in Francia, nella sezione A.C.I.D. di Cannes, per poi essere preso sottobraccio dal distributore Paname e proiettato in 67 sale francesi, passare poi al Milano Film Festival e quindi sparire. Ma di cosa parla Thunder Road? Partendo dall’idea base di un poliziotto alle prese con il funerale della madre e una moglie che vuole a tutti costi il divorzio, Cummings sviluppa una narrazione che sa essere divertente e struggente, anche grazie alla sua ottima interpretazione, visto che il buon Cummings nell’occasione è regista, sceneggiatore e protagonista. Per sua stessa ammissione, il film mostra la sua vita per come sarebbe potuta essere, per quanto avrebbe potuto essere triste, anche se – osservandola – non può fare a meno di compatire se stesso e riderne. Da non perdere.

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