in

Da Thomas Harris a Anthony Hopkins | Il film definitivo sul male? Il silenzio degli Innocenti

Trent’anni dopo ecco perché rivedere il cult tratto dal romanzo firmato da Thomas Harris

il silenzio degli innocenti

MILANO – Il film definitivo sul Male? Il silenzio degli Innocenti – lo trovate su CHILI – di Jonathan Demme. Datata 1991, la pellicola è divenuta celebre grazie al personaggio di Hannibal Lecter interpretato da un gigantesco Anthony Hopkins. Così il film tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Harris – il secondo in cui compare il serial killer antropofago – e vincitore di cinque Oscar – tra cui miglior film e miglior sceneggiatura non originale -, è un capolavoro brutale di raffinata precisione sulle dinamiche psicologiche che s’instaurano tra morale, giustizia e attrazione verso l’impensabile e l’indicibile.

Anthony Hopkins/Hannibal Lecter “in azione” in una scena del film.

Lecter è l’emblema della contraddizione umana: da una parte, incarna l’orrore assoluto, è il divoratore che aleggia negli incubi di tutti gli uomini; dall’altra, è una persona affascinante, uno psichiatra e criminologo di rara preveggenza, un intellettuale, ma soprattutto un gentiluomo dai modi gentili ed educati. Jodie Foster è, invece, Clarice Starling, poliziotta coraggiosa e sensibile, che vive un perenne conflitto tra paura e fascinazione nei confronti di Lecter. Lei che deve servirsi della mente di uno psicopatico per catturarne un altro che uccide e taglia a pezzetti giovani donne. Un confronto che Lecter utilizzerà a suo favore per farle sviscerare i suoi pensieri più profondi e il rimosso di un’infanzia complicata.

L’immagine più nota e rappresentativa del “cannibale” Hannibal Lecter.

La forza dell’opera originale di Harris e del film di Demme consiste, quindi, nell’analisi di un rapporto tra malato e sano, tra prigioniero e detective, assolutamente impari e squilibrato, in cui il confronto tra gli opposti gioca nettamente a favore della parte debole da un punto di vista sociale, ma più forte sotto il profilo dialettico e manipolatorio. Hannibal riscrive i connotati narrativi e caratteristici del villain e del serial killer, determinando una svolta epocale che forse non avveniva dai tempi del Norman Bates di Psyco.

Jodie Foster è Clarice Starling.

Grazie al personaggio creato dalla penna di Harris, l’icona più celebre della devianza criminale assume un altro volto e una nuova inquietante sembianza, e non si limita più a un’apparente normalità, ma si nasconde dietro alle caratteristiche tipiche di un individuo elegante, lucido e scaltro. Dopo Il silenzio degli innocenti, qualsiasi thriller si è confrontato con il rivoluzionario paradigma del terrore incarnato da Hannibal Lecter. E il finale memorabile del film suggella la certezza che l’oscurità della mente è un luogo inesplorato, di cui possiamo non essere consapevoli, ma che appartiene a tutti noi.

  • Volete (ri)vedere Il Silenzio Degli Innocenti? Lo trovate su CHILI

Lascia un Commento

la danza nera

La danza nera | Se un thriller noir racconta la politica italiana e il populismo

antonio milo

Antonio Milo: «Il commissario Ricciardi? Raccontiamo una Napoli inedita»