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Lezioni di Cinema | Jim Jarmusch: «I miei riferimenti, tra Romero, Carpenter e Bava»

Luci, tenebre, il set e i registi del cuore: il regista tra cinema e realtà

MILANO – Zombie, rock e umorismo. Jim Jarmusch con lo sfortunato I Morti non Muoiono ha (ri)portato in vita vizi e capricci degli umani, direttamente dall’oltretomba, ma con tanta ironia. A partire dalla coppia di poliziotti formata da Bill Murray e Adam Driver, per arrivare a Tilda Swinton in versione becchino scozzese (dopo la parentesi vampira di Solo gli Amanti Sopravvivono, sempre dell’amico Jim), il film sfoggiava un cast all star che comprendeva anche Selena Gomez (anche produttrice) e, pensate un po’, Iggy Pop. Ma quali sono i riferimenti visivi (e non) di Jim Jarmusch? Ecco cosa ci ha raccontato quella volta a Cannes a margine della presentazione del film, una piccola grande lezione di cinema da leggere e rileggere (qui trovate quella di Robert Rodriguez).

Il maestro in azione: Jim Jarmusch sul set de I morti non muoiono.

IO E L’HORROR – «Anche se non è il mio genere preferito, quando ho visto La notte dei morti viventi di Romero ho avuto una rivelazione e ho continuato a guardare tutti gli horror di quel tipo, di cui oggi mi considero davvero un grandissimo fan. Anche se continuo a preferire i vampiri agli zombie! Registi del cuore? Amo Sam Raimi, John Carpenter – che ho incontrato proprio a Cannes per la prima volta due anni fa – e anche i maestri italiani come i vostri Mario Bava e Dario Argento».

Una scena de La notte dei morti viventi.

GEORGE ROMERO – «Romero? Che dire di lui? Ha rivoluzionato il concetto stesso di mostro. Prima di lui la definizione veniva attribuita a personaggi come Frankenstein, lontani dalla società, distanti da tutto e quindi più rassicuranti, da un certo punto di vista. George Romero invece li ha resi vittime, oltre che carnefici, e li ha avvicinati a noi in modo rivoluzionario. Ecco perché nel mio film ci sono moltissimi omaggi e riferimenti al suo cinema».

George Romero con alcuni amici.

SELENA GOMEZ – «Un’attrice straordinaria, mi sento onorato della sua presenza. Il suo comportamento è ammirabile e incoraggia i giovani a trovare la loro forza ed essere vivi. La seguono in milioni sui social perché è una ragazza straordinaria. Con quasi tutti gli altri attori del cast avevo già collaborato e li avevo in mente quando ho scritto i personaggi, mentre lei si è rivelata un’autentica sorpresa».

Selena Gomez in una scena de I Morti Non Muoino.

LUCI E OMBRE – «Ne I morti non muoiono ho evitato il classico bagno di sangue degli zombie e ho preferito coprirli di polvere. Non mi piace guardare indietro né fare paragoni con i miei film precedenti. Solo gli amanti sopravvivono, ad esempio, non è un racconto di vampiri ma una storia d’amore. Ho cercato un compromesso tra umorismo e oscurità perché la vita ha luci e ombre e va affrontata con leggerezza. Altrimenti sarebbe impossibile sopravvivere, no?».

Tom Hiddleston e Tilda Swinton ne Solo gli amanti sopravvivono.

IL MESSAGGIO «La mia unica preoccupazione? Che la gente abbia consapevolezza di quello che sta accadendo al nostro mondo, a partire dall’ecosistema e dalle specie che si stanno per estinguere. Non mi sembra una dichiarazione politica, che peraltro considero una distrazione ed è alla mercé delle multinazionali. Io ho solo fatto un film stupido, con un cast grandioso, ma ciascuno di noi può abbattere questi giganteschi interessi economici semplicemente iniziando a boicottare i loro prodotti…».

  • Qui potete vedere il trailer de I Morti Non Muoiono:

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