in

Fall | Adrenalina e ingegno per un survival movie. Perché non dovreste perderlo?

Due ragazze e una torre di trasmissione: gli ingredienti di un film di puro intrattenimento

Fall
Grace Caroline Currey, Virginia Gardner: le protagoniste di Fall

ROMA – Decidere di fare un film “solo per la sala” oggi più che mai è una dichiarazione d’intenti. Lo sa bene Scott Mann che per il suo Fall, survival movie che, dopo il successo ottenuto oltreoceano, arriva ora nelle nostre sale, ha espressamente dichiarato di aver pensato come sua unica destinazione il buio della sala cinematografica. Perché è vero che le piattaforme ci permettono di avere accesso a centinai di contenuti di altissimo livello e che sempre più case sono attrezzate di impianti audio e schermi imponenti. Ma è anche vero che certi film, per le motivazioni più disparate, hanno bisogno di un cinema per essere vissuti appieno come delle vere e proprie esperienze. Anche a livello sensoriale.

Fall
Una scena di Fall

È il caso di Fall, per l’appunto. Un film che vi farà trattenere il fiato, sudare le mani, irrigidire i muscoli e sussultare. Merito delle sue due protagoniste, Becky (Grace Caroline Currey) e la sua migliore amica Hunter (Virginia Gardner), e di una torre di trasmissione di 700 metri. Le due decidono di scalarla per superare un trauma – le ragazze sono fanatiche dell’adrenalina ma Becky, dopo un tragico incidente, è caduta in depressione – e provare a ricucire il loro rapporto di amicizia. Tutto sembra procedere per il meglio se non fosse che la torre in questione, vecchia e abbandonata, le tradisce e le due ragazze restano bloccate in cima senza poter scendere. Circondate dal rosso del deserto e senza connessione per chiamare i soccorsi, le due dovranno escogitare un modo per salvarsi la vita e lottare contro ogni avversità che si presenta loro.

Una scena del film

Ispirato dalla paura comune di cadere nel vuoto (quanti di voi si sono svegliati almeno una volta nella vita convinti di stare precipitando?) e dalle riprese di un suo film precedente, Final Score, Scott Mann ha realizzato un survival movie che risponde a tutte le regole del genere. Ma non contento, per rendere ancora più autentico il terrore delle due protagoniste, ha girato il film in cima alle Shadow Mountains, nel deserto Mojave, su una piattaforma a 30 metri di altezza così che le attrici apparissero davvero sospese a mezz’aria senza l’uso del green screen. E per 107 minuti Fall intrattiene il suo pubblico senza ripetersi o annoiare ma attuando scelte narrative e registiche – ottimo il montaggio di Rob Hall – che ne hanno decretato il meritato successo.

fall
Grace Caroline Currey, Virginia Gardner in una scena di Fall

Più debole la parte “emotiva” del film dedicata al rapporto tra Becky e suo padre, interpretato da Jeffrey Dean Morgan. Ma un film come Fall va visto per le sue sequenze da cardiopalma, per l’ingegno nel saper costruire un film perfettamente inserito nel suo genere ma anche portatore di novità. Un film di puro intrattenimento che ha saputo sfruttare a suo tornaconto persino contrattempi non preventivati come tempeste, vento e sciami di formiche volanti che hanno regalato al film e alla sfida delle due protagoniste un aspetto ancor più autentico e spaventoso.

  • Volete leggere altre Opinioni? Le trovate qui

Qui sotto potete vedere il trailer di Fall:

Lascia un Commento

Il Talento di Mr. Crocodile, un film canterino e molto dolce

Il Talento di Mr. Crocodile | i libri di Bernard Waber e un film per sognare e cantare

Ruben Östlund

Ruben Östlund: «Triangle of Sadness, le aspettative e la bellezza come moneta»