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VIDEO | Pantafa: Emanuele Scaringi e Kasia Smutniak raccontano il film

Tra leggende popolari e horror: il regista e l’attrice raccontano il film a Hot Corn

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Emanuele Scaringi e Kasia Smutniak durante la nostra intervista

ROMA – «Una delle ricerche del film sono le ninna nanne, la raccolta di Domenico Di Virgilio. Studiandole, insieme al saggio di Federico García Lorca sulle ninna nanne andaluse, viene fuori che nella maggior parte dei casi sono delle minacce che le mamme, le nonne e le balie fanno ai bambini che non vogliono prendere sonno. Mentre con I’ll Be Your Mirror dei Velvet Underground & Nico volevo che fosse una ninna nanna moderna, un bellissimo brano d’amore se dedicato a un partner che se invece viene dedicato a una figlia o a un figlio, improvvisamente diventa inquietante». Emanuele Scaringi racconta a Hot Corn le scelte musicali di Pantafa, horror ispirato a una leggenda popolare abruzzese – ora in sala – con protagonista una madre, interpretata da Kasia Smutniak, che si trasferisce insieme a sua figlia, che da qualche tempo soffre di paralisi ipnagogiche capaci di portare ad avere stati allucinatori, in un paesino di montagna dove i sintomi della bambina inizieranno a peggiorare tanto da convincerla che di notte una figura spettrale le si sieda sul petto, immobilizzano e rubandole il respiro. «Questo film è un buon pretesto per scavare dentro un universo femminile e anche nel rapporto madre/figlia», ci racconta l’attrice, «Non a caso la Panrafa è una figura femminile e c’è questa sensazione di schiacciamento e dell’impossibilità di muoversi. Per me è un po’ il senso della responsabilità che ti opprime e ti provoca tantissime paure…».

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La video intervista per Pantafa è a cura di Manuela Santacatterina:

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