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Valeria Bilello: «Io, Doppio Passo e l’importanza delle opere prime»

Nel cast dell’importante esordio di Lorenzo Borghini c’è anche Valeria Bilello, l’abbiamo incontrata.

Giulio Beranek e Valeria Bilello in un momento di Doppio Passo, esordio alla regia di Lorenzo Borghini
Giulio Beranek e Valeria Bilello in un momento di Doppio Passo, esordio alla regia di Lorenzo Borghini

MILANO – Abbiamo molto apprezzato qui su Hot Corn Doppio passo, l’opera prima di Lorenzo Borghini: un dramma umano sull’esistenza che da lontano guarda anche a Ken Loach. C’è stata l’occasione di analizzare il lavoro dietro al film nelle sue varie declinazioni chiacchierando a più riprese con il regista Borghini e alcuni membri del cast come Giordano De Plano e il protagonista (bravissimo) Giulio Beranek. All’elenco mancava solo Valeria Bilello, che nel film è la controparte del personaggio di Claudio: la moglie Gloria, un ruolo piccolo ma capace di lasciare un’impronta forte per tutta la storia, anche quando non compare sullo schermo. «Sono felice che sia arrivato così chiaramente tutto questo del film e del mio ruolo», ci ha detto Valeria Bilello a telefono dove l’abbiamo raggiunta per parlare finalmente, anche con lei, di Doppio Passo.

Doppio Passo: l'opera prima di Lorenzo Borghini, con protagonisti Giulio Beranek, Valeria Bilello e Giordano De Plano
Doppio Passo, un film di Lorenzo Borghini, con protagonisti Giulio Beranek, Valeria Bilello e Giordano De Plano

IL FILM – «Doppio Passo è un film che apre un baratro verso gli inferi. Racconta una storia abbastanza universale su come le cose improvvisamente possono prendere una bruttissima piega, creando terra bruciata attorno a te. È la storia di quando cerchi di salvare il salvabile senza scendere dal carro dei vincitori. Inoltre, è una storia che racconta molto bene la società contemporanea partendo dallo sport: un pretesto – che si vede poco – ma una metafora tritatutto per cui qualsiasi figura di successo in un momento importante perde il suo baricentro ed improvvisamente può essere buttato giù dal dirupo.»

Giulio Beranek e Valeria Bilello in una scena di Doppio Passo
Giulio Beranek e Valeria Bilello in una scena di Doppio Passo

UNA STORIA FORTE CHE CONVINCE – «Il fatto che Doppio Passo su carta fosse molto forte mi ha convinto ad unirmi a questo progetto. A volte basta un momento per il personaggio, una miccia che si accende per farti capire che quella storia è una storia giusta. Sono salita su questa barca anche perché le opere prime sono fondamentali. Sono opere che uno fa perché ci crede e crede nei suoi colleghi che sono stati scelti. L’ho capito quando ho conosciuto Lorenzo (il regista, nda) e quando ho realizzato cosa succedeva al personaggio di Claudio e come si rovinava il nostro rapporto e quindi in che modo il mio personaggio veniva coinvolto. C’era un sacco da raccontare e l’ho voluto fare anche perché cercavo qualcosa di diverso non avendo mai messo le mani in un percorso e una storia del genere.»

Una scena del film
Una scena del film

IL PERSONAGGIO DI GLORIA – «Per approcciarmi a questo ruolo ho capito con che tipo di film avessi a che fare e che linguaggio stessimo parlando: è una cosa fondamentale anche parlarne con il regista e trovare un compromesso tra il genere e la pellicola. Per fare questo ho lavorato molto sul rapporto con Giulio (Beranek, nda). Abbiamo passato molto tempo insieme a fare le prove, costruendo un rapporto di amicizia e di intimità. Per i personaggi poi uno si appoggia anche alle proprie esperienze: sì al naturalismo, ma c’è anche tanto mestiere dietro questi ruoli, anche perché non hai mai troppo tempo con questi film. Non ci sono più di un take in Doppio Passo e questo forse ha regalato anche una certa naturalezza che è stata poi assorbita dal personaggio. Le opere prime servono anche a questo.»

Doppio Passo, l'esordio calcistico di Lorenzo Borghini, al cinema con Garden Film
Doppio Passo, l’esordio calcistico di Lorenzo Borghini, al cinema con Garden Film

IL RAPPORTO CON IL PERSONAGGIO DI CLAUDIO – «Giulio è stato veramente molto bravo, ma non avevo dubbi. Sono contenta che in molti abbiano colto questo della sua interpretazione. Con lui e Lorenzo abbiamo creato dei momenti di prove: pranzi; colazioni; anche se non avevamo molto tempo. Ci siamo visti forse quattro volte tutti insieme, e come spesso accade le trasferte aiutano in questi casi. Giulio è una persona meravigliosa e non è per niente difficile lavorare con lui o fidarsi di lui, e d questo punto di vista la fiducia è essenziale per una coppia cinematografica. Abbiamo aggiunto anche tanti momenti di improvvisazioni che hanno creato ancora più intimità tra di noi.»

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Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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