Ileana Dugato MILANO – Per anni solo il fratello minore di James, per anni sminuito dal paragone, per anni indicato come la brutta copia del divo, anche se i due non potrebbero essere più diversi. Differente il carattere, diversa la vita privata e, soprattutto diversa la carriera. Il più piccolo di casa Franco, Dave, è cresciuto in mezzo all’arte, perché anche il fratello maggiore, Tom, è scultore e pittore. Classe 1985, con sette anni di differenza che lo separano da James, ha seguito le orme del fratello famoso e ha intrapreso la carriera di attore facendosi conoscere inizialmente soprattutto con serie tv come Settimo cielo e Scrubs. Tutto qui? Ovviamente no.
Sarà per l’attitudine o il carattere – Dave è molto più introverso e riservato del fratello -, la sua carriera non ha subito preso il volo, com’era accaduto invece per James. Considerato da molti un attore mediocre (e raccomandato) non è stato facile per Dave raccogliere il testimone e rimanere all’altezza dei titoli del fratello, che vanta una filmografia molto più sostanziosa della sua (anche schizofrenica). Ma Dave, scherzando in un’intervista, ha spiegato perché: «Ma io non frequento dieci corsi universitari mentre cerco di dirigere un film e magari nello stesso periodo ne giro altri tre». Vero. Intanto nel corso degli anni, ecco qualche ruolo migliore: Cattivi vicini con Zac Efron e 21 Jump Street, anche due buoni incassi al botteghino, che non guasta.
Poi ecco Emma Roberts in Nerve e il confronto con grandi nomi e un cast d’eccezione nei due film di Now You See Me, davanti a Jesse Eisenberg, Woody Harrelson e Morgan Freeman. Insomma, non si è fatto certo mancare ruoli importanti, ultimo in ordine di arrivo 6 Underground diretto da Michael Bay. Tanti film, una sola svolta: nel 2017 quando finalmente fa conoscere a pieno il suo talento, che non ha nulla da invidiare a quello del fratello James. I due lavorano insieme su The Disaster Artist – lo ritrovate su CHILI qui – la storia vera dell’amicizia dietro The Room, considerato uno dei film peggio riusciti nella storia del cinema. Il risultato? Plauso di critica e pubblico, nomination all’Oscar per la sceneggiatura e la dimostrazione di non essere un raccomandato.
Ma non basta: perché – lo scopriamo ora – in realtà Dave aveva in testa altro, un altro progetto che ora lo fa (finalmente) risplendere di luce propria, senza dover essere necessariamente associato al fratello. Perché? Perché è da poco uscito The Rental, che segna il suo debutto alla regia su un soggetto scritto proprio da lui. Se già come attore era stato in grado di consegnare performance di alto livello, vedendo il film si comprende come il buon Dave potrebbe aver trovato la sua vera vocazione. The Rental è un thriller solido, un ottimo lavoro capace di creare un’atmosfera di paura e diffidenza che aumenta in ogni singola scena.
La storia? Due coppie (e c’è anche la moglie, Alison Brie, con Dan Stevens) in una villa sulla costa della California, un riposo meritato e un intruso che renderà la loro vita un inferno. Un thriller venato di horror con del vero potenziale, questa volta sì, superando di gran lunga quello che è stato l’esordio alla regia di James (The Ape, nel 2005), un film che ha tutte le premesse che servono per un sequel, uscito in digital a causa del COVID. Ma una cosa è sicura: Dave non è più solo il fratello minore di James, oggi ha una sua indipendenza artistica, diversa da quella del fratello, ma ugualmente degna di essere seguita. E i suoi futuri lavori da regista vanno decisamente tenuti d’occhio. Potrebbero riservare non poche sorprese.
- Qui il trailer di The Rental:
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