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Dall’acquisto della FOX ad Avengers: il 2019 della Disney è rivoluzionario

Con la firma sull’assegno da 71 miliardi, il colosso di Burbank stravolge l’industria cinematografica

Industry

ROMA – Senza giri di parole, il 2019 è l’anno della Disney. Un film dal box office importante in uscita ogni mese (da Aladdin a Toy Story 4, fino a Il Re Leone ei sequel di Maleficent e Frozen); la chiusura del cerchio Marvel con Avengers: Endgame; il lancio in autunno di Disney+ (e avevamo analizzato il fenomeno qui) e, soprattutto, l’acquisizione appena avvenuta della Fox. Vero, la trattativa era in piedi da più di un anno, i dettagli erano da sistemare (che si sa, in questi casi fanno la differenza), le clausole da leggere, ma l’assegno da 71,3 miliardi di dollari era lì, pronto per essere firmato. Il deal ufficiale, poi, è arrivato il 20 marzo: il mondo Fox (Fox Searchlight, 20th Fox, Fox 2000, FX, National Geographic, l’indiana Star India e le rimanenti quote Hulu) è stato inglobato ufficialmente nell’impero Disney.

I loghi ufficiali, nel comunicato stampa della trattativa.

A conti fatti, la financial news più importante della storia del cinema. Perché? Cominciamo col dire che le major, fino ad una settimana fa, erano sei. Oggi, sono cinque (Disney-Fox, Warner, Universal, Sony, Paramount). Non solo, il pacchetto della Fox, comprende alcune delle produzioni televisive e cinematografiche più importanti. Basterebbe citare I Simpson, X-Files o I Griffin. Potremmo scrivere anche solo Titanic o Avatar (e i sequel in arrivo…). Aggiungendoci Butch Cassidy, Frankestein Junior, Die Hard, Alien, Birdman, La Forma dell’Acqua. Insomma, un peso specifico non indifferente.

Avatar, e una nuova saga targata Diseny.

Sommandoci pure Star Wars: Episodi IV dato che, non tutti sanno, il primo film della saga era ancora legato alla Fox e non alla Disney, che adesso detiene completamente i diritti di sfruttamento della saga. Dunque, la nota in calce va dedicata a Rupert Murdoch. Cosa resta al magnate di Fox e Sky? L’appena nata Fox Corp., che continua a possedere le nevralgiche Fox New e Fox Sport. Che, secondo gli analisti, hanno un margine di crescita e guadagno smisurato, ora che si dedicano solo all’informazione. Senza dimenticare che I Murdoch possiedono, con la New Corp, tre tra le più importanti testate giornalistiche: il Wall Street Journal, il New York Post e The Times di Londra.

Avenges e X-Men insieme? Ora è possibile anche al cinema.

Ma non è tutto. Anzi, è solo l’inizio. Nel campo d’animazione, la Disney, oltre ad avere la Pixar e i suoi prodotti, ha comprato nella transazione anche la BlueSky Studios. Ovvero, i franchise de L’Era Glaciale, Rio, Ferdinand. Roba che sposta, sostanzialmente, gli equilibri. Li distrugge completamente se, sul piatto, ci mettiamo anche tre fumetti: Deadpool, gli X-Men e i Fantastici Quattro. Ecco, analizzando la cosa, allora sembra tutto più chiaro: dopo gli Avengers ci saranno gli X-Men, insieme a Captain Marvel ci saranno i Fantastici Quattro. Al fianco di Spider-Man, Deadpool. Finalmente vedremo Ant-Man con Mr. Fantastic. Dai piani alti, ancora nessuno si è sbilanciato su dei possibili reboot, anche se, lo stesso Bob Iger, AD della The Walt Disney Company, ha preannunciato che c’è già un piano su Deadpool. E che, soprattutto, continuerà ad essere R-Rated pure se trasloca a casa di Mickey Mouse.

Deadpool torna a scuola con le orecchie di Topolino, nel tweet di Ryan Reynolds.

Così, è arrivato puntuale l’irriverente Tweet di Ryan Reynolds alias Deadpool a trattativa conclusa, unito a quello di Al Jean, showrunner de I Simpson, con Homer che da il suo ”benvenuto” a Topolino. E i fan già impazienti di vedere unito al cinema il mondo Marvel. Ma cosa cambia per il cinema? Per ora, siamo ancora nella fase di trasloco da un ufficio all’altro, c’è assestamento, ci si orienta. La supervisione artistica, da parte di Disney, non dovrebbe essere netta (e le parole di Iger su Deadpool lo confermano) se mai ci sarà. Il punto, però, è un altro. E si ritorna all’altro grande cambiamento in corso: lo spostamento dal grande al piccolo schermo, con il servizio on-demand pronto al lancio. E immaginate che catalogo può essere messo a disposizione. Cartoon, serie tv, saghe, cinecomics: la domanda e l’offerta nello stesso insieme. Se Disney+ partiva già potente, ora parte (forse) invulnerabile.

Qui potete vedere il nuovo spot di Fox Corp.:

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