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Lo streaming di Apple, Facebook Watch e quella sfida al futuro dell’intrattentimento

Cupertino e Menlo Park alzano la posta in gioco ed entrano nell’industria del cinema e della televisione

Industry

Il futuro? È già qui. No, non è uno spot pubblicitario, ma la realtà dei fatti, quando parliamo di evoluzione cinematografica, televisiva o, più in generale, dell’intrattenimento. Una volta, per guardare la tv, si andava al cinema. Oggi, avviene il contrario. Allora, facendo a gara a chi corre di più, da Netflix fino ad Amazon, passando per l’imminente e (chissà…) rivoluzionaria Disney+, arriviamo ad altri enormi colossi che, visti i tempi, hanno capito che lo spettacolo, domani, andrà in onda lontano dai botteghini e dal profumo dei pop-corn. Tra loro anche Facebook e Apple. Il social network, lanciando lo scorso mercoledì Will Smith’s Bucket List, ovvero una show in cui l’attore si cimenta in una lista di cose che ha sempre voluto fare. La Apple, invece, sta per debuttare con il suo servizio di streaming svod – presumibilmente sarà presentato con il keynote del 25 marzo –, pronta a dar battaglia ai diretti concorrenti. Netflix in primis.

Will Smith su Facebook Watch.

Ma, in entrambi i casi, sorgono diversi dubbi, legati anche al rispettivo momento storico. Apple, che per la prima volta ha registrato un segno meno, dovuto al calo di vendita di iPhone sul mercato cinese, nonché ad una serpeggiante crisi di idee nuove; Facebook, in costante battaglia per la questione privacy, le fake news, l’imbarazzo del Cambridge Analytica, gli utenti a briglia sciolta che, spesso e volentieri, scavalcano la libertà del social per vere e proprie incitazioni all’odio. Così, il bisogno di dire la propria nel mercato dell’entertainment, diventa più forte pure delle incertezze economiche. Allora, ecco arrivare il primo colpo ad effetto da parte della Apple, che ha acquistato, allo scorso Sundance (dettagli economici non rivelati), il coming-of-age Hala, interpretato da Geraldine Viswanathan e, per restare in famiglia Smith, prodotto proprio da Jada Pinkett Smith.

Geraldine Viswanathan in Hala, primo lungometraggio acquisito da Apple.

Non è chiaro se Hala andrà direttamente sul canale della Apple o passerà prima in sala, ma è certo che l’azienda di Cupertino deve dare il via alla produzione e acquisizione di prodotti originali per puntare ad essere una realtà competitiva nell’industria svod. La cosa, tra l’altro, non è nemmeno così scontata, dato che trovare clienti, quando ci sono già Netflix e Amazon – che stanno cominciando anche a collezionare Oscar, oltre che film e serie tv da cast all star –, è una sfida ardua pure se ti ha fondato Steve Jobs. Intanto, secondo Bloomberg, per il prossimo keynote, la Apple ha già provveduto a recapitarre l’invito a Jennifer Aniston, Reese Witherspoon, Jennifer Garner e JJ Abrams. Tutti, rigorosamente, seduti in prima fila.

Tim Cook, CEO Apple.

Certo, per gioia di Tim Cook, la base di utenti iOS è sconfinata, ma quanti sono effettivamente disposti a sottoscrivere (almeno all’inizio) un abbonamento per un catalogo ancora tutto da riempire? Discorso sostanzialmente diverso, invece, lo fa Facebook, che con lo show di Will Smith, più che entrare a gamba tesa, ha voluto iniziare con un diversement tipico di quella televisione fatta di sketch, freschezza, velocità e intrattenimento garantito.

Will Smith, un paracadute e una Go Pro.

Insomma, qualcosa che non punti alle stelle, pur ”sfruttando” una stella di Hollywood, quest’anno tra i protagonisti di Aladdin e, a gennaio 2020, in Bad Boys 3. Avendo tutta l’aria dell’esperimento, c’è però una traccia da seguire. Nella serie, mantenendo l’appeal da pausa caffè in ufficio, c’è un suggerimento alla serialità: ogni puntata ha una nuova cornice, nuovi partecipanti al fianco di Smith e, soprattutto, una cadenza settimanale dato che gli episodi saranno disponibili su Facebook Watch dalle 18 di ogni mercoledì. Per ora, l’esperimento di Will Smith’s Bucket List resta un gioco, ma se un’operazione del genere, mandata in onda su Facebook (oltre 2 miliardi di iscritti…), troverà conferme, allora bisognerà cominciare a rivedere anche i canoni della cara, vecchia tv da salotto. Il futuro? È già passato.

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