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Mario Sesti: «Altri Padri, il mio dramma familiare noir e l’amore per il cinema di Ozu»

Le sfumature thriller, il realismo sociale, Kramer contro Kramer: il regista si racconta a Hot Corn

Mario Sesti
Paolo Briguglia e Chiara Francini, protagonisti di Altri Padri di Mario Sesti

ROMA – «C’erano diverse ragioni di appeal nel fare un film di finzione. Una era la possibilità di riscrivere il copione di Gianluca Cerasola, dandogli anche una forma di cinema come il melodramma e il noir. L’altra è che si tratta di un tema molto controverso. In una società in cui le donne sono spesso oggetto di comportamenti detestabili e violenti, c’è solo un momento in cui, nel caso delle separazioni, hanno il potere necessario – portato all’estremo -, di rendere molto difficile la vita di coloro da cui si stanno separando». Mario Sesti racconta a Hot Corn Altri Padri, esordio al lungometraggio di finzione – dopo una lunga attività come critico cinematografico e regista di documentari – presentato Fuori Concorso al TFF39 e in sala solo il 13, 14 e 15 dicembre. La storia di una relazione finita, quella tra Giulio (Paolo Briguglia) e Annalisa (Chiara Francini), con cui Sesti racconta con realismo la condizione sociale dei padri separati inserendo nel film sfumature thriller. Ne abbiamo parlavo via Zoom con il regista tra le sequenze girate a Rebibbia, le influenze cinematografiche e un finale che riecheggia come un augurio per il cinema stesso.

La video intervista a Mario Sesti è a cura di Manuela Santacatterina:

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