ROMA – C’è un albero che si vede dalla finestra, sopra la ferrovia. E appeso al muro c’è il ritratto di un poeta, Giacomo Leopardi, quello del tramonto della luna, degli amori tristi, della giovinezza che fugge. Bianca ha poco più di vent’anni, dovrebbe frequentare l’università, ha lasciato la casa dei genitori ed è andata a vivere nella casa da dove si vede l’albero, insieme ad Angelica, coetanea, amica e amata. Bianca scrive in un quadernetto, va in cerca di cocaina in dei locali, passa il tempo con gli altri amici a chiedersi come mai sono sempre tutti così tristi. L’esordio alla regia e alla sceneggiatura di Sara Petraglia – L’albero – è un ritratto dei ventenni di oggi, alla ricerca di utopie e speranze che non sono state concesse loro, della loro voglia di vivere e amare e della loro grande infelicità. Contemporaneo, poetico e graffiante, con Tecla Insolia e Carlotta Gamba. Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma il film arriva al cinema con Fandango a partire dal 20 marzo.
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