ROMA – È vero, Harry Macqueen, regista e sceneggiatore di Supernova – ora finalmente in streaming su CHILI dopo un’uscita poco fortunata – non cerca né pretende alcuna manipolazione emotiva. Sarebbe facile, in storie come questa, spingere la leva dell’emozione urlata, lavorando per eccesso, enfatizzando il dramma e il suo inevitabile epilogo. In fondo, la vicenda di Sam e Tusker – interpretati rispettivamente da Colin Firth e Stanley Tucci, due fuoriclasse – non lascia indifferenti. Li scopriamo, all’inizio, a bordo del loro camper, tra le curve strette dell’incantato Lake District inglese, tra Buttermere, Crummock Water e Keswick. Per loro, compagni da una vita, e innamorati fino all’anima, questo è il loro ultimo viaggio insieme.

Tusker, è affetto da demenza precoce; i ricordi, le esperienze e la memoria di una vita, si stanno sgretolando, mentre Sam di lasciarlo andare non ci pensa. Impossibile dirgli addio, bisogna tentare, cercare di credere e non cedere al dolore di un’ingiusta separazione, mentale quanto materiale. Così, al centro di Supernova – titolo non casuale, e dal significato quasi etereo, proprio come le stelle che muoiono a miliardi di anni luce, ricadendo sulla terra sotto forma di materia viva –, c’è un’ode all’amore, quello potente, disilluso e puro. L’amore di Sam, che prova a combattere una battaglia impossibile da vincere, e l’amore di Tusker, scrittore e sognatore che di battersi è stanco, meglio guardare il cielo blu e sentirsi piccoli, tanto che “non si dovrebbe piangere qualcuno quando è ancora vivo”, dice.

Se da una parte il duetto attoriale di Colin Firth e Stanley Tucci è straordinario, nella sua essenza straripante e nella dolorosa compostezza, dimostrando (qualora ce ne fosse bisogno) il talento di due interpreti unici, dall’altra Supernova di Harry Macqueen, senza voler mai sfociare nel pietismo, sottrae un po’ l’empatia che il pubblico dovrebbe provare per Tusker e Sam. Per l’appunto, il regista, attorno ai due protagonisti e al loro mondo, crea una sorta di guscio protettivo: sono il centro di un universo incredibile e bellissimo (fatto di sguardi, complicità, gioia, disperazione), ma, cinematograficamente e narrativamente parlando, spesso inaccessibile. Eppure, per molti momenti, Supernova rimane un grande film, assolutamente da riscoprire.
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