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Your Honor | Bryan Cranston, la vita dopo Walter White e il talento di un fuoriclasse

Dopo Breaking Bad, l’attore torna in TV con un nuovo ruolo per cui è candidato ai Golden Globes

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ROMA – Dopo la fine di Breaking Bad, nel 2013, Bryan Cranston ha focalizzato la sua carriera sul cinema, dalla candidatura all’Oscar per la sua interpretazione in L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo al bel Last Flag Flying, inedito di Richard Linklater in cui ha condiviso il set con Steve Carell e Laurence Fishburne. Poca, pochissima TV. Oggi, a distanza di otto anni dall’ultimo episodio in cui ha vestito i panni di Walter White, l’attore torna sul piccolo schermo con un nuovo ruolo drammatico nella miniserie Showtime, Your Honor – su SKY –, per cui ha ricevuto una nomination ai Golden Globe (che si terranno il 1 marzo a Los Angeles). Adattamento dell’israeliana Kvodo, Your Honor è ideata e scritta da Peter Moffat, già dietro The Night Of. Un thriller diviso in dieci episodi che ha più di un punto in comune con la serie con John Turturro e Riz Ahmed.

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Bryan Cranston è il giudice Michael Desiato

Cranston interpreta Michael Desiato, rispettato giudice di New Orleans che vive con il figlio adolescente Adam (un ottimo Hunter Doohan) dopo la morte della moglie. Nel giorno dell’anniversario della scomparsa, il ragazzo va a portare un mazzo di fiori nel luogo – una zona malfamata della città – in cui la donna è morta. Spaventato da una gang che si avvicina in modo minaccioso, il ragazzo fugge con l’auto, ma nel farlo investe un motociclista, uccidendolo. Una volta a casa Adam confessa al padre l’accaduto. I due decidono di andare al distretto di polizia per costituirsi, ma Michael scopre che la vittima dell’incidente è il figlio di uno dei boss della città, Jimmy Baxter (Michael Stuhlbarg, lo ricordate in Call Me By Your Name?). Per il figlio andare in prigione significherebbe morte certa. In quel momento, quell’uomo che aveva dedicato la sua vita alla legalità, per amore del figlio, prende una decisione che cambierà le loro vite.

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Hunter Doohan in una scena di Your Honor

Diretta dal tedesco Edward Berger (Deutschland 83, altra grande serie), Your Honor alza la media dei prodotti pensati per il piccolo schermo grazie a una regia dal forte impatto emotivo – che agghiaccia lo spettatore per il suo realismo, reso ancora più vivido da silenzi e suoni che amplificano l’impatto delle immagini- e dalla costruzione curata, ampia, dettagliata supportata dalla fotografia fredda e plumbea di James Friend, John Lindley e Richard Rutkowski. Un’atmosfera che restituisce tutta la cupezza di una storia in cui l’amore paterno, l’etica e le conseguenze di azioni spesso riprovevoli dettate da cuore e rabbia si intrecciano in un dramma umano in cui è difficile tracciare una linea che separi cosa è giusto da cosa è sbagliato. Tutto in Your Honor rimane nell’ombra, in una zona grigia in cui fare i conti con la propria coscienza.

Una scena della serie

Inserendo elementi tipici del crime, Your Honor, non si discosta molto nella struttura da titoli di genere che in questi anni hanno affollato le piattaforme e forse dieci episodi posso risultare eccessivi per dipanare la storia allungando così eccessivamente il racconto. Ma è anche vero che la serie è sorretta da una manciata di interpretazioni davvero riuscite. A iniziare da Bryan Cranston, eccezionale nell’indossare i vari volti di un uomo di legge che, improvvisamente, si ritrova a compiere azioni criminali. Per chi, come noi, ama e ha amato Walter White, una visione fondamentale.

  • Qui potete vedere il trailer di Your Honor:

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