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The Boys 3 | Caos, follia e una terza stagione spinta all’ennesima potenza

Gli anti-eroi targati Garth Ennis e Prime Video sono tornati. Confermandosi in una stagione eccezionale

The Boys 3. Caos, follia e una terza stagione spinta all'ennesima potenza
The Boys 3. Caos, follia e una terza stagione spinta all'ennesima potenza

MILANO – È stato un anno di calma: Homelander è sottomesso, Butcher lavora per la CIA sotto la supervisione di Hughie. Ma entrambi non vedono l’ora di regolare i conti trasformando pace e tranquillità in sangue e ossa. Quando i The Boys vengono a conoscenza di una misteriosa arma Anti-Sups capiscono di avere finalmente in pugno i Sette. Nel dare inizio all’ultimo atto di una guerra senza esclusione di colpi, inseguono la leggenda del primo Supereroe: Soldatino. Per noi spettatori però è stata dura, perché sono stati ben due gli anni di frenetica attesa. E se è vero che con The Boys Presents: Diabolical si è riusciti a colmarne l’assenza in forma animata, adesso si torna a fare sul serio: The Boys 3 di Eric Kripke su Prime Video, ma dov’è che eravamo rimasti?

Butcher e Homelander allo scontro finale

Perché il brutale attentato ha lasciato cicatrici. Stormfront, imprigionata in un luogo segreto, è ritenuta l’artefice. La Vought si trova così costretta a sospendere la diffusione del Composto V e Homelander, sempre sotto ricatto e dall’equilibrio psichico ormai fuori asse, fa rientrare una più che dubbiosa ed estranea alla squadra Starlight. Contemporaneamente Alastair Adana convoca Abisso ed A-Train nel suo studio confermando il ritorno del corridore tra i Sette, ma non del primo. Butcher affida Ryan alle cure della CIA iniziandovi a collaborare alla luce del sole. E poi quello scioccante plot-twist che fece balzare tutti gli spettatori di The Boys sulla poltrona: la deputata Victoria Newman, telepate alla maniera di Scanners di David Cronenberg, causa la morte di Adana con le stesse dinamiche dell’incidente al Congresso. Hughie arriva poco dopo per proporsi come suo assistente personale: si riparte da qui!

i The Boys sono tornati!

Il terzo ciclo di episodi di sicuro non sarà l’ultimo visto che Amazon ha lasciato intendere come, già a partire da quest’anno, verrà avviata la produzione della quarta stagione. Basata sull’omonimo fumetto del 2006 ideato da Garth Ennis e co-prodotta, tra gli altri, da Evan Goldberg e Seth Rogen, nel cast della terza stagione rivedremo vecchie conoscenze tra i The Boys (Karl Urban, Jack Quaid, Laz Alonso, Tomer Capone, Karen Fukuhara) e i Sette della Vaughn (Antony Starr, Erin Moriarty, Dominique McElligott, Jessie T. Usher, Chace Crawford, Nathan Mitchell, Aya Cash, Giancarlo Esposito, Grace Mallory), ma anche qualche qualche volto nuovo.

Jensen Ackles in una scena di The Boys 3
Jensen Ackles è la new-entry Soldatino

Se è vero che i riflettori sono tutti puntati sull’ex Dean Winchester Jensen Ackles come Soldatino evidente rilettura caratteriale in chiave The Boys dell’inossidabile Captain America – il cui casting ha visto colorarsi di un rumor (poi smentito dallo stesso interprete) che voleva nel 2010 Ackles alle audizioni come volto e corpo proprio del Captain America cinematografico, è bene non sottovalutare la presenza nel cast di veterani come Laurie Holden (Andrea di The Walking Dead) come Contessa Cremisi e soprattutto di Sean Patrick Flanery come Gunpowder, a cui Kripke cuce addosso un ingresso scenico che è ferocissima critica alla facile legalizzazione delle armi in territorio statunitense. Del resto non è che una serie come The Boys sia arrivata per caso nel panorama seriale del 2019.

Erin Moriarty in una scena di The Boys 3
Erin Moriarty in una scena di The Boys 3

Raggiunto il picco di saturazione del mercato del cinecomic tra le organiche serializzazioni Marvel e quelle più caotiche ma non prive di fascino del DCEU/DC Extended Universe, la creatura seriale di Kripke si impose come revisionismo del genere e dei suoi topos in chiave dissacrante, anti-eroica e (doppiamente) meta-linguistica tra star system e fandom che ha finito con il generare una schiera di prodotti seriali più (Watchmen, Invincible) o meno (Jupiter’s Legacy) riusciti, autentici colonizzatori del mercato. Per atmosfere, intensità, crescita e gestione della materia narrativa però, in cima c’è sempre e solo The Boys, che lungo il suo sviluppo episodico a scansione settimanale (come ai bei vecchi tempi) vede portare su di un piccolo schermo sempre più stretto le atmosfere irriverenti del fumetto originario.

Antony Starr in una scena di The Boys 3
Antony Starr è Homelander

Intenti che se in questa terza stagione troveranno il loro culmine nell’anticipatissima puntata sei (Herogasm, dal 24 maggio) – autentica sfida personale sin dal pitch di The Boys alla Sony Pictures commentata da Kripke come «La storyline originale è una mostruosa orgia di supereroi che sento che abbiamo davvero reso bene» – già a puntata uno (Rappresaglia) si parte fortissimo con un twist incredibile a metà tra le fantasie su Ant-Man e Viaggio allucinante di Isaac Asimov di cui Kripke va immensamente fiero «È solo scienza, è nei primi quindici minuti, apriamo con il botto quindi, e questo molto prima di arrivare a Herogasm». Perché se c’è una cosa che queste tre folli e instancabili stagioni ci hanno insegnato è che niente è impossibile se hai cuore, creatività e un Homelander/Superman divo capriccioso e psicopatico come anti-eroe principe, e questo The Boys lo sa benissimo.

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Qui sotto potete vedere il trailer di The Boys 3:

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