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Emily VanCamp: «Il ritorno di Sharon Carter, tra Captain America e l’attualità»

L’attrice racconta l’esperienza in The Falcon and the Winter Soldier, disponibile su Disney+

Emily VanCamp è Sharon Carter
Emily VanCamp è Sharon Carter

ROMA – I fili della storia ormai sono tirati: se il finale di The Falcon and the Winter Soldier lascia di stucco, il merito va anche ad Emily VanCamp, protagonista dello show al fianco di Anthony Mackie, Sebastian Stan e Daniel Brühl. Emily, infatti, nella serie disponibile su Disney+, è tornata nel Marvel Cinematic Universe con la sua Sharon Carter, dopo cinque anni da Captain America: Civil War. E, a proposito del suo ritorno, ha raccontato che: “Adoro interpretare Sharon. Quando ricevi una chiamata dalla Marvel è sempre molto eccitante. Con la serie abbiamo avuto modo di approfondire meglio il personaggio, cosa che non si riesce a fare in un lungometraggio. Credo che questo sia un concetto interessante”.

Daniel Brühl, Anthony Mackie, Sebastian Stan ed Emily VanCamp
Daniel Brühl, Anthony Mackie, Sebastian Stan ed Emily VanCamp

Sharon Carter è profondamente cambiata dalla sua ultima apparizione: “L’abbiamo vista in fuga in Civil War”, continua Emily VanCamp, “Quando la ritroviamo è amareggiata per essere stata costretta a fuggire. Si trova a Madripoor, una terra senza legge. È arrabbiata, stanca. Insomma, è molto diversa dalla Sharon che ho conosciuto e che abbiamo visto al cinema”. Tema nevralgico di The Falcon and the Winter Soldier, come vediamo anche nell’ultimo episodio, è lo scudo di Cap, andato a John Walker alias Wyatt Russell. “Sharon in questo caso è abbastanza cinica, ha cambiato idea sui supereroi. E questa è stata la leva di cambiamento più grande, perché nei film era fedele alla causa….Ma devo dire che Wyatt è un talento!”.

In azione con Sharon Carter
In azione con Sharon Carter

Lo show Marvel è stato subito molto amato dai fan, che hanno apprezzato i toni cupi e l’attualità dei temi trattati. A tal proposito Emily ha dichiarato che: “Visivamente, credo sia stato uno dei set più belli in cui ho lavorato. Ci ha trasportato totalmente in uno terra senza legge. Ma ancora più importante, la serie è di grande attualità. Penso che le persone si connetteranno e troveranno sinergia con il caos che vediamo nelle puntate. I temi affrontati arrivano nel momento giusto, e sono davvero orgogliosa di averne fatto parte”.

Qui invece l’intervista a Malcolm Spellman, head writer della serie:

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