ROMA – Classe ’92, e con una carriera che lo ha visto straordinario protagonista sui palchi teatrali, Edoardo Coen fa parte di quel gruppo di (nuovi) interpreti che stanno già facendo la fortuna del cinema e della serialità italiana. Il merito? Intelligenza, preparazione, disponibilità e sacrificio. Così non è un caso che è stato scelto per essere tra i protagonisti di Luna Park, la nuova serie Netflix creata e scritta da Isabella Aguilar e diretta da Leonardo D’Agostini e Anna Negri. Nelle sei puntate Edoardo Coen – insieme al resto del cast, a cominciare da Simona Tabasco e Lia Grieco – ci (ri)porta negli Anni Sessanta, quando si ballava il twist e il sabato sera si mangiava lo zucchero filato. «Aver fatto parte della serie è stato motivo di orgoglio. Questo è un progetto che ha una portata enorme. La serie è bella, e gli attori sono straordinari», ci ha detto Coen, confidandoci anche di quanto sia amante del vintage, di Dragon Ball (e noi con lui) e, soprattutto, di quanto sia importante studiare per far si che i sogni si avverino: «Un consiglio a chi vuol diventare attore? Studiare, studiare e ancora studiare…»
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