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Il momento del riscatto: Glenn Close, The Wife e un Oscar atteso trentasette anni

Dopo il Golden Globe, finalmente in esclusiva su CHILI il film che potrebbe regalare l’Oscar all’attrice

Glenn Close e Jonathan Pryce in The Wife.

Un’espressione incredula l’ha bloccata per qualche secondo dopo che Gary Oldman, dal palco dei Golden Globes, ha aperto la busta che conteneva il nome della miglior attrice in un film drammatico. Il suo. Finalmente. A sbaragliare la concorrenza, tra Lady Gaga e Nicole Kidman, proprio lei: Glenn Close. Protagonista di The Wife – da oggi in esclusiva su CHILI – l’attrice ha ringraziato con un discorso commovente e perfettamente in linea con la storia del suo personaggio: «Dobbiamo trovare la nostra realizzazione personale. Dobbiamo dire “Posso farlo e dovrei poterlo fare”. Penso a mia madre che si è totalmente dedicata a mio padre per tutta la vita. Per i suoi ottant’anni mi ha detto: “Sento di non aver realizzato nulla”. Aveva torto…».

Già perché la moglie del vincitore del Premio Nobel per la Letteratura protagonista del film di Björn Runge è silenziosa. Quieta eppure estremamente austera. Una figura che sembra offuscata accanto al marito, lo scrittore Joe Castleman, personaggio vulnerabile quanto ipocrita interpretato da Jonathan Pryce. Lei, una donna scomparsa per tutta la sua vita («Lei ha un’occupazione Sig.ra Castleman?», le chiedono, «Io vivo nell’ombra») dietro alle parole dei libri firmati dal coniuge, nelle storie che l’hanno reso celebre e osannato.

Una scena del film.

Ma, se nel corso del matrimonio tra lo scrittore e Joan Castleman è sempre stato lui il protagonista, in The Wife è la figura femminile a primeggiare, a catalizzare l’attenzione. Ed è lo sguardo a dominare nel film di Runge. Quello di un’attrice raffinata capace di focalizzare una gamma sconfinata di emozioni nelle espressioni del suo volto. Due occhi che rendono incandescente il loro azzurro cristallino, che scrutano il mondo che hanno davanti. Una realtà dove, tutto il plauso, il riconoscimento, la fama del marito sono solo un inganno. Un segreto che traspare chiarissimo dallo sguardo della Close, lampante più di quanto qualsiasi (sua) parola avrebbe potuto fare.

Una grande attrice – e lei lo è – non ha bisogno di sequenze madri per impossessarsi della scena. Non cerca la macchina da presa, è costantemente al centro dell’obiettivo che cattura i continui mutamenti di un’irrequietezza implacabile rimasta silente per decenni. Anche quando la tensione è al punto di rottura, anche quando i toni diventano iracondi e rancorosi, il personaggio dalla Close non esce mai dalle righe di un copione interpretato per anni.

Glenn Close e Jonathan Pryce in una scena di The Wife.

Una donna in contrasto, sia nella diegetica del racconto che nella trasposizione della sceneggiatrice Jane Anderson (Olive Kitteridge) tratta dal romanzo di Meg Wolitzer. Costretta a restare in disparte dalla società sessista e dalla mediocrità del compagno ma centro del racconto in The Wife, protagonista della sua storia (e vita) alla ricerca di un riscatto a lungo rimandato. E forse è arrivato il momento del riscatto anche per la Close, la cui bravura troppo spesso è rimasta nell’ombra e che grazie a Joan Castleman potrebbe finalmente vincere un Oscar che la aspetta da quasi quarant’anni.

L’Oscar e la congiura contro Glenn Close

  • Volete vedere The Wife? Lo trovate su CHILI

Qui potete vedere il trailer di The Wife:

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