Francesco Parrino ROMA – Il matrimonio combinato di Youtie e Guiying, un uomo e una donna che vivono vite difficilissime, sembra portare inevitabilmente alla somma di due solitudini. Di due povertà (sociali, emotive, affettive). Ma da questo incontro, tenero e pudico, prenderà forma giorno dopo giorno un legame solido e prezioso. Questo l’inizio da cui prende le mosse Terra e Polvere, sesto lungometraggio del trentottenne cinese Li Ruijun che, dopo aver stupito tra la Berlinale e il Far East Film Festival di Udine che lo ha visto insignito del Black Dragon Award e del Silver Mulberry Award, è pronto ad entrare nel cuore del pubblico italiano grazie alla una distribuzione della Tucker Film, sempre attenta quando c’è da guardare ad Oriente (e non solo).
Prodotto da Hucheng no.7 Films Productions, Qizi Film Ltd., Beijing J.Q.Spring Pictures Co. Ltd., Aranya Pictures, Alibaba Pictures, Shanghai Shigu Film, Dream Media Co. Ltd e con protagonisti una coppia artistica insolita ma ben assortita come la veterana Hai Qing e il non-professionista – nonché vero agricoltore (oltre che zio dello stesso Li) – Wu Renlin, Terra e Polvere parte da un’esigenza ben specifica dell’Autore: Raccontare l’invisibile: «In città, prima di uscire insieme, le persone guardano anche ai beni materiali e poi decidono se amarsi o meno. Nei villaggi, le persone sono quasi invisibili e non possiedono nulla, quindi mi piace immaginare che il loro sia un amore allo stato puro».
Un’ode all’amore puro quindi, quello limpido e sincero, naturale, che va ben oltre le apparenze e gli orpelli, per puntare dritta ai gesti e alle piccole cose di ogni giorno: «In Terra e Polvere l’idea dell’amore si rivela attraverso le azioni. Guiying sente che Youtie potrebbe avere freddo e lo aspetta con una bottiglia d’acqua calda. Youtie vede che la gente deride Guiying per la sua incontinenza, così le compra una giacca lunga per coprirsi. Se si vedono due uccelli che si coccolano, l’emozione della cura e dell’amore trascende tutto, anche se noi non capiamo il loro cinguettio». Per un Terra e Polvere delicato e fragile come una piantina dalle gemme appena germogliate, un’unione ai suoi primi giorni di vita, un bambino appena nato.
Una storia d’amore dolce ed emozionante Terra e Polvere, condita da picchi di crudeltà feroce e insensata provenienti dal mondo esterno, che nel seguire il ritmo e il respiro dello scorrere delle stagioni, è scoperta e ri-scoperta di sé, nell’altro. Nel mezzo, una narrazione costruita sapientemente da Li nella sua intessitura di immagini variopinte e limpide, senza filtri, rurali, fatte di luci fioche, naturali e chiaroscuri esistenziali, intorno a una dimensione altra: aspra, incontaminata e sospesa. In altri termini: un film intimo e pudico, Terra e Polvere, silenzioso, lontano dal rumore della città e vicino, invece, all’anima degli spettatori.
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Qui sotto potete vedere il trailer del film:
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