ROMA – Durante i campionati mondiali di judo, la judoka iraniana Leila e la sua allenatrice Maryam ricevono un ultimatum da parte della Repubblica islamica che intima a Leila di fingere un infortunio e perdere la gara, pena l’essere bollata come traditrice dello Stato. Vedendo minacciata la propria libertà e quella della sua famiglia, Leila si trova ad affrontare una scelta impossibile. Parte da qui Tatami – Una donna in lotta per la libertà, un film di Zar Amir Ebrahimi e Guy Nattiv – ora al cinema con BiM Distribuzione – che il nostro Francesco Parrino ha incontrato per parlare della scelta del bianco e nero, dell’arte come cambiamento e di un particolare primato.
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