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Sihja – The Rebel Fairy | Dalla Scandinavia una fiaba ecologista per chi ama la natura

Amore per la natura, avventura e un po’ di fantasia: presentato nella rassegna di Sguardi Altrove

Sihja - The Rebel Fairy, i protagonisti
Sihja - The Rebel Fairy, i protagonisti

MILANO – La Scandinavia è una terra piena di miti e leggende strettamente legati con la natura. I popoli antichi vivevano in un rapporto quasi simbiotico con Madre Natura e ancora oggi è una parte fondamentale della vita delle persone. Quindi, una fiaba ecologista delicata e tenera, con un messaggio assolutamente contemporaneo ma anche un pizzico di fantasia, non poteva non arrivare da una regista scandinava, la finlandese Marjia Pyykkö. Sihja – The Rebel Fairy, disponibile nella rassegna della 29° edizione del Sguardi Altrove – International Women’s Film Festival (anche sulla piattaforma MyMovies) che, riassumendo, è per noi è una visione da non perdere.

sihja - the rebel fairy
Sihja e Alfred sono i protagonisti di Sihja – The Rebel Fairy

Il rapporto con la natura ha fatto nascere sin dall’antichità leggende folkloristiche su spiriti ed entità che abitano gli sconfinati boschi e foreste della Scandinavia. Alcuni cattivi, che tormentano le persone, altri buoni e amichevoli, come le fate. E proprio una fata è la protagonista di questo bel film. Sihja è una bambina irriverente ma piena di gioia e di voglia di vivere, ha le ali con cui può volare e i doni magici di una fata. Dall’altra parte, invece, Alfred è un bambino sognatore. Non sembra troppo interessato alla vita di tutti i giorni, quella degli adulti: preferisci perdersi a fantasticare su farfalle e libellule, che poi prontamente disegna.

La piccola fata di Sihja – The Rebel Fairy

I due si incontrano per un caso fortuito, quando Sihja si nasconde nella macchina della famiglia di Alfred per rubare un passaggio. Inizia a vivere clandestinamente nella loro casa, ma quando il ragazzino lo scopre non ha paura. Sihja è la personificazione di tutte le sue fantasie sulla natura e sulle creature magiche che la abitano, e diventano subito amici. Ma Sihja – The Rebel Fairy non si ferma all’amicizia tra i due bambini, o alla diffidenza con cui viene guardata Sihja quando gli altri scoprono che è una fata. Come abbiamo detto, è una fiaba ecologista.

sihja - the rebel fairy
Una scena di Sihja – The Rebel Fairy

Attraverso i suoi piccoli protagonisti, Marjia Pyykkö parla dell’ambiente e della sua salvaguardia, dell’azione dell’uomo che distrugge l’ecosistema, degli adulti che hanno dimenticato la magia di quel rapporto con la natura e delle nuove generazioni che sono invece l’unica speranza per salvarla. Per Sihja e Alfred inizia così un’avventura un po’ alla Sherlock Holmes, in cui l’obiettivo è scoprire cosa sta distruggendo l’equilibrio ambientale in cui vivono. Inizia tutto in un giorno apparentemente normale, quando iniziano a comparire uccelli morti per le strade. Il colpevole pare essere la fabbrica in cui lavora il padre di Alfred.

Sihja in una scena del film

In un racconto intergenerazionale dove l’elemento di fantasia non sovrasta quello realistico, Sihja – The Rebel Fairy è il perfetto film per tutti quei bambini e bambine un po’ ribelli, capaci di grandi cose. Una storia fatta di divertimento ma anche di riflessione, ovviamente adatta all’età per cui è stato pensato. Attraverso l’amicizia, Sihja e Alfred trovano il modo di avere più fiducia in sé stessi e, forse, anche a trovare la soluzione per difendere la natura che tanto amano. È il messaggio più semplice del mondo – e ultimamente anche il più ripetuto – ma fa sempre bene ripeterlo. Soprattutto se a farlo è una storia così coinvolgente.

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Qui il trailer di Sihja – The Rebel Fairy:

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