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Prima dell’Alba | Perché venticinque anni dopo siamo ancora Jesse e Céline

Un treno, Vienna, una notte: il 19 gennaio 1995 al Sundance la prima di un cult di Richard Linklater

Prima dell'Alba, 25 anni dopo
Prima dell'Alba, 25 anni dopo

ROMA – «Ero così giovane e vulnerabile. Vorrei poter viaggiare nel tempo e dire a Julie di non autodistruggersi tanto, di ansia e insicurezza. Dirle di prendersi cura di sé. Prima dell’alba è un film molto romantico ma, in qualche modo, non ho mai avuto quell’incontro da sogno in vita mia. I film sono magici, la vita no», ricorda Julie Deply al New York Times, venticinque anni dopo Prima dell’Alba, primo film di una trilogia che cambiò per sempre la percezione di cosa il pubblico desiderava dalle storie romantiche, presentato al Sundance il 19 gennaio 1995 e uscito poi in Italia ad aprile dello stesso anno. La naturalezza degli eventi, il contatto immediato e tangibile, quella fermata di un treno che è stata una scommessa d’amore quanto cinematografica.

Prima dell'Alba
Ethan Hawke e Julie Deply sono i protagonisti Jesse e Céline

Un regista, quattro sceneggiatori: dall’esperienza di Slacker e La vita è sogno, Richard Linklater vuole ampliare il proprio sguardo, scegliendo la controparte femminile e lasciandosi affiancare nello script da Kim Krizan. Ma non sono i soli. In un continuo scambio di confessioni e accorgimenti, di sensazioni innate e tutta la meraviglia di un incontro che ti cambierà la vita, Ethan Hawke e Julie Delpy non si fanno solo interpreti di un manifesto degli anni Novanta – che si reitererà nel tempo – ma alimentano i loro personaggi dalla scrittura, riempiendoli di loro stessi e delle loro riflessioni. Di paure, timori per il futuro, visioni presenti. Ma, soprattutto, della loro ricerca autentica di scambio umano e d’amore.

before sunrise
Con il regista Richard Linklater sul set di Before Sunrise

«Revisionare è una parola troppo moderata», ricorda il nostro Jesse, quell’Ethan Hawke che nei 90s si andava affermando come il volto della Generazione X «Richard voleva fare un film che rappresentasse la vita sul momento. E per farlo avremmo dovuto vivere insieme nel momento, così per creare il film». E sono proprio gli attimi quelli che, di Prima dell’Alba, continuano a togliere il fiato. Quel tocco mai compiuto da Jesse per sistemare i capelli di Céline, quel bacio sulla ruota panoramica bramato dal primo momento. Vienna, che scorre parallela eppure fondamentale per l’unione di un unico giorno, di una notte indimenticabile, che si districa tra un disco di Kath Bloom, una cartomante fuori da un bar e il far l’amore sotto le stelle.

Prima dell'Alba
Lo sfondo di Vienna in Prima dell’Alba

Rivoluzionando nella semplicità la concezione di rom-com, inserita nell’atmosfera indie che da sempre aleggia nelle pellicole di Linklater, Before Sunrise ha per il pubblico il medesimo valore che quell’incontro speciale ha avuto per i suoi protagonisti. È l’inatteso che si fa romantico, quello che tutti abbiamo sognato e che, nella cornice del cinema, può avverarsi. È in quell’aria artefatta di discussioni che ci sentiamo proprio come Jesse e Céline. Ci ritroviamo nel loro discorso sincero, sorprendendoci, anche noi, dopo anni. Rivendendoli e rivedendoci.

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Gli iconici personaggi di Jesse e Celine

E, poi, il treno deve ripartire. La notte è passata e, allora, resta quel rivelarsi piano piano e (ri)conoscersi, alla fine della favola. Rimane, perciò, soltanto una promessa. Quella di rincontrarsi lì, a quella stazione, sei mesi dopo. E noi, sei mesi dopo, eravamo lì, in quel binario che è stata teatro di uno degli incontri che ha stravolto l’esistenza di ogni cinefilo. Anzi, di ogni sognatore. Sei mesi dopo, ma anche nove anni a seguire con Before Sunset e diciotto più in là con Before Midnight. Perché noi, qualsiasi appuntamento con Jesse e Céline, non lo abbiamo mai mancato. E chiamateci pure degli inguaribili romantici.

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