in

Padmaavat e il cinema che fa ancora paura

Un’antica leggenda, un boicottaggio organizzato in Rajasthan e un incasso stratosferico

NUOVA DELHI – Dopo un’attesa lunga quasi due mesi, il nuovo film di Bollywood, Padmaavat è uscito nei cinema indiani proprio il giorno della Festa della Repubblica, ovvero lo scorso 26 gennaio. Diretto dall’acclamato regista Sanjay Leela Bhansali, Padmaavat è ambientato nel 1303 nell’India medievale, l’anno in cui Ala-ud-din II Khalji – quattordicesimo sultano di Delhi – conquistò dopo otto mesi di battaglia il regno di Ratnasimha, incluso il celebre Forte Chittor. Il film di Bhansali racconta l’amore tra Maharawal Ratan Singh e la moglie Padmaavati, allora considerata la donna più bella e affascinante del mondo. Padmaavat è stato girato in poco meno di centocinquanta giorni, con nel cast celebri attori indiani come Deepika Padukone, Shahid Kapoor e Ranveer Singh.

Deepika Padukone in Padmavaat.

A pochi mesi dall’inizio delle riprese, il regista e parte del cast di Padmaavati hanno cominciato a subire minacce da alcuni gruppi del Rajasthan, pronti a boicottare il film perché colpevole di mostrare l’amore tra il musulmano Ala-ud-din II Khalji e la regina Padmaavati, ma non solo, anche di mettere in cattiva luce i Rajput, uno dei maggiori gruppi della casta induista Kshatriya. In realtà il film rappresenta i Rajputs mostrandone la lealtà profonda e il coraggio infinito, al punto che Padmaavati dovrebbe essere considerato un dono alla gente del Rajasthan. Purtroppo alcune persone hanno duramente lottato contro la realizzazione del film, tentando di distruggere il set e sabotandone le riprese.

Ranveer Singh nel ruolo del sultano Ala-ud-din II Khalji.

Le proteste sono continuate qui in India per molte settimane, fino ad arrivare alla data d’uscita di Padmaavat che è stata addirittura spostata: inizialmente il film di Bhansali era posizionato per il primo giorno di dicembre, ma è stato proibito in quattro Stati dell’India in seguito alle violenze e alle proteste. La produzione ha così dovuto modificare la data d’uscita e la Corte Suprema indiana ha anche modificato il nome da Padmaavati a Padmaavat. Nel frattempo, in mezzo a controversie e polemiche, Padmaavat è immediatamente diventato un clamoroso successo al botteghino indiano, incassando 400 crore – circa 50 milioni di euro – nei primi tre giorni di programmazione e diventando una delle pellicole più redditizie della storia del cinema indiano.

Se volete capire di cosa si tratta, ecco qui il trailer ufficiale di Padmaavat:

Lascia un Commento

Oscars Lunch: le 5 immagini cult su Instagram

Cool Stuff: Set sushi di Star Trek Enterprise