SPERLONGA – «Non ho mai pensato al mio mestiere in termini di femminilità, di rappresentare le donne. L’ho sempre pensata in maniera più neutra. Ma credo che oggi abbia il suo peso tingere di rosa quello che facciamo nell’ottica di raccontare il mondo. In Iran, ad esempio, non c’è a rischio solo la libertà delle donne ma quella di tutti. Sono contenta quindi che ci sia anche questa chiave di lettura rispetto a quello che faccio. Spero di esserne all’altezza». Noemi riflette così sul significato del Premio Afrodite, consegnatole durante la premiazione tenutasi al Museo Archeologico Nazionale-Area Archeologica di Sperlonga nella splendida cornice della Riviera d’Ulisse, location di numerosi film, da La Ciociara a Saturno Contro.
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La video intervista a Noemi è di Manuela Santacatterina:
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